Salvini, entusiasta, visita la pista da bob. De Zanna: "Intanto i nostri figli sono costretti a lasciare Cortina"
Roberta De Zanna, consigliera comunale a Cortina, ha commentato la visita del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità, Matteo Salvini, al cantiere della pista da bob in preparazione per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità, Matteo Salvini, ha visitato il cantiere della pista da bob in preparazione per Milano Cortina 2026.
Il sopralluogo ai cantieri, in cui è stato accompagnato dall'amministratore delegato di Simico Fabio Saldini e dalla presidente di Simico, Veronica Vecchi, oltre che dai rappresentanti delle imprese Pizzarotti e Its, e i referenti del Cio è iniziato con il test di ghiacciamento del «mock-up», il modello di quindici metri in scala reale della futura pista e proseguita ai cantieri partiti a febbraio dello Sliding Centre e che per la fine del 2025, secondo il cronoprogramma, dovrebbero essere ultimati. La visita si è conclusa con lo Stadio del ghiaccio, sede delle gare di curling e della cerimonia di chiusura delle Paralimpiadi.
Riportiamo il comunicato pubblicato sui social dalla consigliera comunale di Cortina Roberta De Zanna.
"Abbiamo assistito all'ennesima passerella in cui ministri, commissari, amministratori vari si incontrano tra loro per dirsi come tutto sta andando per il meglio, i lavori procedono anzi sono in anticipo, il mock up è un'opera straordinaria ed il ghiaccio si riesce a fare anche d'estate.
Tutto va bene dunque e chi se ne importa se residenti e lavoratori non solo non trovano casa ma ora non trovano più nemmeno un parcheggio, se i numerosi cantieri creano ingorghi nel traffico in piena stagione (e il peggio deve ancora venire), se tutta l'area della stazione, dove è in atto una grande speculazione, è stata interdetta e recintata con largo anticipo solo per fare dei sondaggi.
È il giusto prezzo che dobbiamo pagare per avere le Olimpiadi, per avere un paese più moderno da lasciare ai nostri figli... peccato che nel frattempo gran parte delle case siano state vendute sul mercato delle seconde case, che gran parte degli alberghi siano passati in mano alle grandi catene così come i negozi del centro e che i nostri figli siano stati costretti ad andare a vivere altrove.
La domanda dunque è questa: siamo sicuri che stiamo facendo tutto questo a nostro beneficio e non piuttosto a beneficio di qualcun'altro?"