"Riconoscere il bosco dietro casa come un luogo di scoperta": l'importanza del contatto fisico con l'ambiente naturale, tramite il tatto
Il tatto è il soggetto della prima puntata del podcast "La montagna in tutti i sensi", prodotto dal Muse e ispirato dalla mostra The Mountain touch, che ha acceso l'idea di parlare di umano, natura e montagna facendo leva anche sui sensi. Da ognuna delle diverse modalità di percezione (immagini, suoni, odori, sapori e sensazioni) emergono immagini e narrazioni inedite e diverse che prendono forma in questi episodi
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Il Muse (Museo delle Scienze di Trento) inaugura il suo nuovo podcast "La montagna in tutti i sensi", una serie in sei episodi dedicata a esplorare l’interazione tra l’essere umano, la natura e la montagna attraverso i sensi. Il progetto nasce dall'ispirazione della mostra "The Mountain Touch", che ha aperto nuove prospettive sull'importanza del contatto fisico e percettivo con l'ambiente montano.
La puntata d’esordio è interamente dedicata al senso del tatto, quel "grande occhio primitivo" che ci connette al mondo sin dalla nascita. Attraverso un racconto che mescola scienza, filosofia e arte, il tatto viene esplorato come chiave di lettura del paesaggio montano, dall’appoggio sicuro dei piedi sul sentiero alla sensazione della roccia sotto le mani durante una scalata.
La puntata include un approfondimento sulla mostra "The Mountain Touch", a cura di Andrea Lerda, e testimonianze sul forest bathing (o bagno di foresta) grazie al contributo di Anna Molinari, esperta di filosofia forestale. Le voci degli ospiti offrono spunti inediti per comprendere come il contatto fisico con la natura possa rigenerare corpo e mente, invitandoci a una riconnessione autentica con l’ambiente naturale.
"Non immaginatemi abbracciata a un albero - dice Molinari, parlando della pratica del forest bathing - anche se mi rendo conto che questa è l'immagine più diffusa. In realtà il forest bathing è molto di più: è un contatto fisico con la natura, con le cortecce, con le foglie, ma è anche un'attività multidisciplinare che coinvolge lo yoga, la mindfulness, la meditazione, il qigong, la camminata consapevole, l'arte, la danza".
La ricchezza del forest bathing, continua Anna, risiede nell'esperienza diretta, unica e personale che ognuno può vivere. "Per me il forest bathing è essenzialmente esperienza" sottolinea. "Va bene descriverlo e parlarne, ma l'importante è provarlo sulla propria pelle, con il proprio cuore e il proprio sistema immunitario". Questo approccio permette non solo di riavvicinarsi alla natura con occhi nuovi, ma anche di riconnettersi a un senso di gratitudine e appartenenza: "Si tratta di riconoscersi come parte di un ecosistema più vasto, di provare gratitudine verso il luogo che ci accoglie e di riconoscere il bosco dietro casa come un luogo di scoperta, non più solo cornice di una passeggiata veloce".
Ogni episodio del podcast si concentra su uno dei sensi, utilizzandolo come lente per svelare storie e significati nascosti nella relazione tra l'uomo e la montagna: dalle immagini ai suoni, dagli odori ai sapori, fino alle sensazioni tattili. Nel contesto della crisi climatica e della progressiva perdita di biodiversità, l'obiettivo di "La montagna in tutti i sensi" non è solo quello di offrire storie ed esperienze, ma anche di stimolare il raggiungimento di una consapevolezza del nostro ruolo nel preservare l’ambiente.
Il podcast è una produzione Muse, il Museo delle scienze di Trento ed è stato possibile grazie ai contributi di Nicola Boccianti, Marco Albino Ferrari, Francesca Floccia, Alessandro Gilmozzi, Andrea Lerda, Anna Molinari, Osvaldo Negra, Cristina Paris, Simone Salvagnin, Gianmaria Stelzer, Riccardo Tomasoni, David Tombolato, Helen Wiesinger e grazie alla cooperativa Mercurio per la registrazione, editing e sound design.
Questa puntata si trova qui e su tutte le principali piattaforme per l'ascolto: