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Ambiente

"Un modo nuovo di produrre e condividere energia elettrica". Cosa aspetti a fare parte della transizione ecologica? Alla scoperta delle Comunità Energetiche Rinnovabili

Le Comunità Energetiche Rinnovabili hanno sempre più successo: un nuovo modo per produrre e condividere l'energia elettrica, per impattare meno sull'ambiente e sulle proprie finanze, fornendo alla comunità di chi ne fa parte benefici sociali, economici e ambientali

di
Marco Albino Ferrari
15 luglio | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Finalmente oggi le Comunità Energetiche Rinnovabili vanno a pieno regime. Sono le Cer, nome che forse può rimanere un po’, così, astratto, burocratico, lontano. Ma in realtà non è così. Perché le Cer sono un modo nuovo per tutti noi di produrre e condividere energia elettrica. Tutto per impattare un po’ meno sull’ambiente e anche per risparmiare un pochino.

 

L’obiettivo delle Cer è fornire benefici sociali, economici e ambientali alle comunità. Come fare?

 

Noi cittadini, o piccole aziende, o addirittura piccoli enti locali, mettiamo in comune impianti fotovoltaici ricevendo in cambio un incentivo pubblico. Perché è la condivisione che viene premiata perché porta a ottimizzare i consumi nel momento della produzione di energia. Semplicissimo. 

 

E addirittura non occorre neanche avere un impianto fotovoltaico perché puoi partecipare anche come socio consumatore. Ma se poi sei interessato all’acquisto di un impianto e se ti trovi in un comune sotto i cinque mila abitanti, è previsto addirittura un contributo pubblico. 

 

Per accedere a una Comunità Energetica generalmente si paga una piccola quota associativa. E non ci sono costi di allacciamento perché tutto viene da remoto attraverso la rete elettrica nazionale. In più le Cer sono aperte, puoi entrare e uscire quando vuoi. 

 

E allora cosa aspetti, fai parte anche tu della transizione ecologica. E dai una mano alla tua comunità. 

 

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