(IL VIDEO) "Piove sabbia, mai vista una cosa simile". Cosa c'è da sapere sulla straordinaria presenza di polvere sahariana che ha raggiunto l'Italia
Non chiamarla sabbia, ha importanti effetti radiativi e climatici, durante il trasporto in atmosfera la polvere interagisce con l'inquinamento: una spiegazione della polvere sahariana
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
"Piove sabbia, mai vista una cosa simile". Queste parole accompagnavano un video arrivato questa sera in redazione e inviato dalla Valle dei Laghi (Trentino). Abbiamo deciso di riprenderlo assieme a una spiegazione di Giovanni Baccolo - membro del comitato scientifico de L'AltraMontagna - della polvere sahariana.
1 - Non chiamarla sabbia. La granulometria della polvere in arrivo dal Nordafrica all'Europa meridionale è tipicamente compresa tra 10 e 50 micrometri. Tecnicamente parliamo quindi di limo, non sabbia. Polvere è invece un termine generico che non fa riferimento alla granulometria.
2 - Il colore giallo/rossastro è dovuto all'elevata concentrazione di ossidi di ferro, principalmente goethite ed ematite.
3 - Durante il trasporto in atmosfera la polvere interagisce con l'inquinamento, specialmente metalli (e semi-metalli) volatili (As, Zn, Hg, Cd, Pb) che condensano sulle minuscole particelle minerali. La deposizione della polvere porta con sé anche questi elementi legati all'inquinamento atmosferico.
4 - Ci sono contesti alpini dove il principale apporto di alcuni micronutrienti (Fe e P) è legato proprio all'arrivo della polvere desertica. Alcuni tipi di suolo, come le terre rosse su substrati calcarei e dolomitici, devono il loro sviluppo grazie al contributo eolico legato ai trasporti sahariani.
5 - La povere ha importanti effetti radiativi e climatici. Durante il trasporta riscalda l'atmosfera in quota e raffredda la superficie. Deposta sula neve ne diminuisce l'albedo, aumentando l'energia disponibile per la fusione. In mare (ma non nel Mediterraneo) fertilizza il fitoplancton, favorendo la bio-produttività e il sequestro di carbonio nei sedimenti profondi.
6 - Insieme alla polvere vengono trasportate anche grandi quantità di pollini. Osservando al microscopio i campioni di polvere sahariana è molto frequente trovare pollini di piante tipiche della regione africana che non sono presenti in Europa.
7 - Gli eventi di trasporto più massiccio creano dei veri e propri riferimenti temporali nei ghiacciai alpini. Se lo strato di neve contaminata rimane intrappolato sotto alle nevicate successiva e si trasforma in ghiaccio, esso può essere usato come preciso strumento di datazione. Questo aspetto "cronologico" è molto importante per lo studio delle carote di ghiaccio.