Il VIDEO. Le temperature salgono, la neve fonde, ma a fare notizia è sempre e solo Sanremo
Le temperature anomale dilagano sulla catena alpina: dal Piemonte dei gemelli Dematteis, forti trail runners che si sono recentemente esposti sui loro canali social; alla val di Peio dove a breve distanza dal lago di Covel (1856 metri) la neve fonde dando vita a innumerevoli rigagnoli che, come lacrime, solcano i pendii; fino al Veneto dove, sul Monte Grappa, la colonnina di mercurio ieri ha raggiunto 13,3 gradi a 1540 metri di quota. Episodi questi che si fanno sempre più ricorrenti, tanto da trasformare l'anomalia in normalità, e la normalità, purtroppo, non fa notizia
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.
Lo sport, con la sua capacità di coinvolgere emotivamente le persone, può contribuire a diffondere valori e buoni principi.
Gli sportivi - anche se spesso ne sono inconsapevoli - grazie alla visibilità spesso acquisita possono farsi promotori di importanti messaggi sociali, indicando la strada da seguire per arricchire, con la loro testimonianza, il terreno culturale da cui dovrebbe sorgere una maggiore sensibilità per l’ambiente.
Chi inoltre trova nella montagna un contesto idoneo dove praticare la sua attività, negli anni può maturare una particolare sensibilità per i mutamenti climatici in atto. Una permanenza prolungata in quota aiuta infatti a cogliere trasformazioni di carattere più o meno minuto.
Non sono pochi gli atleti che hanno iniziato a utilizzare i propri canali social per divulgare non solo buone pratiche sportive, ma anche per manifestare il proprio sconforto di fronte alle sempre più evidenti trasformazioni climatiche in atto.
Tra questi i gemelli Martin e Bernard Dematteis, forti trail runners che sulla loro pagina Instagram ieri hanno scritto: "Questo non è un normale post dove scriviamo dell'allenamento che abbiamo fatto oggi o altro! Questa è una denuncia e anche un appello ai poteri forti e a tutti noi! Non può essere accettabile e considerato normale che il 3 febbraio, e a quasi 1000 metri di quota, ci siano 17/18 gradi che obbligano ad andare a correre in pantaloncini corti e canotta come se fosse il 3 aprile. Il problema è che quasi nessuno parla di tutto ciò! Anche perché ormai non è più un'anomalia climatica o un'eccezione di pochi giorni all'anno, ormai è diventata la normalità purtroppo, in tutte le stagioni!
(...) Non si può più negare che sia in atto un profondo cambiamento climatico globale e che la causa assolutamente primaria sia l'azione diretta dell'uomo sull'ambiente (in primis con il continuo aumento di emissioni di CO2 nell'atmosfera)!
Inoltre troviamo grave che ormai quasi non se ne parli più, in televisione c'è il Grande Fratello e adesso si parla del Festival di Sanremo, ma perché non si parla anche che sia indispensabile attuare dei cambiamenti profondi nella società e nel nostro modo di vivere per provare a salvare il nostro pianeta?
(...) Non si può più aspettare, bisogna parlarne tanto e in tutti i luoghi adatti, e soprattutto bisogna agire e fare di tutto per salvare il nostro futuro, non abbiamo altra scelta!"
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Un messaggio che rimbomba in modo particolarmente fragoroso in un fine settimana che, a causa delle alte temperature e della mancanza di neve, ha visto la cancellazione di diverse gare di Coppa del Mondo di sci alpino (Qui articolo).
Le temperature anomale dilagano sulla catena alpina: dal Piemonte dei gemelli Dematteis; alla val di Peio dove a breve distanza dal lago di Covel (1856 metri) la neve fonde dando vita a innumerevoli rigagnoli che, come lacrime, solcano i pendii; fino al Veneto dove, sul Monte Grappa, la colonnina di mercurio ieri ha raggiunto 13,3 gradi a 1540 metri di quota (Qui articolo)
Episodi questi che si fanno sempre più ricorrenti, tanto da trasformare l'anomalia in normalità, e la normalità, purtroppo, non fa notizia. È per questo, cari fratelli Dematteis, che continuamo a parlare del Grande Fratello o di Sanremo: perché la bizzarria di qualche vip o di qualche cantante può appagare la nostra brama di irregolarità senza tuttavia provocare sensi di colpa. E di colpe, per quanto riguarda i cambiamenti climatici, ne abbiamo parecchie.