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Ambiente

Il Manifesto per un'"Altra Marmolada": la Regina delle Dolomiti può divenire una montagna-laboratorio per ripensare il modello di fruizione delle alte quote

A questi ritmi, il ghiacciaio più importante delle Dolomiti potrebbe avere non più di 15 anni di vita. Può la Marmolada guidarci verso un'altra montagna? È stato pubblicato un Manifesto finalizzato a fare della "Regina" il simbolo di un’azione responsabile e coerente con la gravità del periodo climatico che stiamo vivendo

di
Redazione
08 settembre | 12:00
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Oggi, 8 settembre 2024, è stato pubblicato un Manifesto (sottoscritto anche dal comitato scientifico de L'AltraMontagna) finalizzato a fare della Regina delle Dolomiti il simbolo di un’azione responsabile e coerente con la gravità del periodo climatico che stiamo vivendo.

 

 

Il manifesto:

 

La Marmolada è una montagna-simbolo, un’icona delle Dolomiti e uno dei più studiati ghiacciai delle Alpi, oggi al centro di un accelerato processo di fusione che ha assunto i tratti della tragedia il 3 luglio 2022, con la morte di 11 persone travolte da una valanga di 64.000 tonnellate di ghiaccio e detriti di roccia. La fusione del ghiacciaio ha assunto dimensioni parossistiche e una rapidità inedita negli ultimi decenni: da una riduzione media di 2 ettari l’anno nel corso del XX secolo si è passati alla riduzione record di 13 ettari tra 2022 e 2023, che ha portato il ghiacciaio principale sotto i 100 ettari di estensione. A questi ritmi, il ghiacciaio più importante delle Dolomiti potrebbe avere non più di 15 anni di vita.

 

La Marmolada è emblema delle montagne del Novecento: è montagna-confine aspramente contesa sin dal primo conflitto mondiale, di cui emergono tuttora ordigni e resti; è montagna-playground, anticipatrice del modello di sviluppo ski oriented che qui vide nel 1947 la costruzione di uno dei primi impianti di risalita in Italia, da cui ha preso avvio una lunga contesa confinaria tra Veneto e Trentino per lo sfruttamento del suo “oro bianco”; è montagna-sublime, sulle cui pareti rocciose sono state scritte pagine memorabili di storia dell’alpinismo. Oggi la Regina delle Dolomiti può divenire una montagna-laboratorio per il futuro, invitando a ripensare il modello di fruizione delle alte quote.

 

La Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, in occasione dell’evento Climbing for Climate 2024 – Ghiacciaio della Marmolada, nel rilanciare l’allarme sulla situazione drammatica dei ghiacciai italiani, intende proporre questo Manifesto come iniziativa concreta che faccia della Marmolada il simbolo di un’azione responsabile e coerente con la gravità del periodo climatico che stiamo vivendo.

 

Questo Manifesto intende rilanciare i contenuti degli appelli ad una visione unitaria e gestione sostenibile già promossi a più riprese (da Mountain Wilderness nel 1998, dal Patto della Marmolada nel 2003, dallo studio del MUSE di Trento nel 2007, dal documento Marmolada: per uno sviluppo sostenibile nel 2020), invitando amministrazioni, istituzioni, associazioni, imprese e cittadini a condividere una visione e un progetto comune, in chiave politica, economica e culturale.

 

1) Dimensione politica - Per gestire la fase terminale del ghiacciaio è necessario un nuovo “patto per la Marmolada”, una cabina di regia che superi i vecchi motivi di contenzioso orientati al massimo sfruttamento economico e consenta il coinvolgimento di tutte le amministrazioni e di tutti i soggetti a diverso titolo interessati alla Marmolada intorno ad un grande progetto di riconversione, attraverso graduali ma tempestivi processi di transizione e soluzioni attuabili, con l’obiettivo di fare della Marmolada un modello esemplare di sviluppo sostenibile.

 

2) Dimensione economico-turistica - La Marmolada è chiamata a costruire una nuova immagine di sé promuovendo una frequentazione improntata alla sostenibilità economica, sociale, ambientale: istituzioni, operatori, imprese e associazioni dovranno impegnarsi in un progetto di fruizione alternativo al turismo di massa, che è invece basato su attività ad alto impatto concentrate nello spazio e nel tempo. È necessario abbandonare interventi strutturali orientati a una frequentazione di massa (aumento portata oraria degli impianti, sfruttamento sciistico con innevamento programmato, copertura di teli geotessili ad alto impatto ambientale ed energetico). Dovranno invece essere incentivate modalità di fruizione leggera, ospitalità diffusa, distribuita anche nei periodi di bassa stagione, attraverso una rete di piccole strutture ricettive, percorsi di scialpinismo legati alla neve naturale, escursionismo con ciaspole, circuiti ciclopedonali, tracciati escursionistici legati al patrimonio storico e geologico-naturalistico; dovranno essere incentivate soluzioni trasportistiche collettive e a basso impatto, la rimozione o riqualificazione del patrimonio esistente, sistemi di certificazione per realtà economiche promotrici di filiere locali, soluzioni energetiche sostenibili per una Marmolada carbon free.

 

3) Dimensione scientifico-culturale - La Marmolada è chiamata ad essere, per la sua storia e la sua vicenda glaciologica, una montagna-maestra: luogo di formazione e sensibilizzazione al global warming per studenti, insegnanti, cittadini e associazioni. Le Università del Veneto e di Trento si impegnano a promuovere momenti di formazione e iniziative di sensibilizzazione orientate alla sostenibilità. Il coinvolgimento della Rete delle Università per lo Sviluppo sostenibile, la campagna glaciologica partecipata organizzata dal Museo di Geografia, la Carovana dei ghiacciai di Legambiente con la collaborazione di CIPRA Italia e del Comitato Glaciologico Italiano, i Musei della Grande Guerra sono i primi tasselli di un mosaico destinato ad arricchirsi e a coordinarsi attorno ad un Ecomuseo della Marmolada, che coniughi la sua storia geologica e glaciologica, l’epopea alpinistica e sciistica, la vicenda idroelettrica, la ricerca scientifica con iniziative di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico.

 

I proponenti di questo Manifesto si impegnano a immaginare un’Altra Marmolada entro il 2030, a supportare la realizzazione di iniziative in linea con la drammaticità del momento storico che stiamo vivendo, di cui la Marmolada è per tutti monito severo.

 

 

Ghiacciaio della Marmolada, 8 settembre 2024

 

 

RUS - Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile

Università di Padova, Ca’ Foscari Venezia, Iuav di Venezia, Verona

Università di Trento

Club Alpino Italiano

Mountain Wilderness

Legambiente – Carovana dei Ghiacciai

Cipra Italia

Comitato Glaciologico Italiano

Comitato Scientifico L’AltraMontagna

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