Contenuto sponsorizzato
Ambiente

Dopo vent'anni si riapre al traffico motorizzato nel Parco Nazionale Gran Paradiso. Cipra Italia: "La decisione preoccupa: è una delle aree più delicate del parco, e la strada è molto pericolosa"

"La revoca delle chiusure domenicali del traffico privato al Colle del Nivolet è un passo indietro per la mobilità sostenibile in montagna. In un attimo si spazzano via buone pratiche e sane abitudini di fruizione e non possiamo illuderci che sarà facile riabituare i turisti a comportamenti virtuosi conquistati negli anni con tanta fatica e pazienza". Cipra Italia esprime forte preoccupazione per la decisione presa dal Presidente del Parco Nazionale Gran Paradiso

di
Redazione
31 maggio | 12:32
Questo articolo si rispecchia nei nove punti del Manifesto,
di cui il Comitato scientifico dell’AltraMontagna è garante.

Nel 2003, dopo anni di discussioni, proposte e ricerche sulla questione del sovraccarico di traffico al Colle del Nivolet (2600 m) nel Parco Nazionale Gran Paradiso, è stato varato un importante accordo tra l’allora Provincia di Torino, l’Ente Parco, i comuni di Ceresole Reale e Valsavarenche, la Regione Autonoma Valle d’Aosta e la Regione Piemonte, con il coinvolgimento degli stakeholders locali. E’ nato così “A piedi tra le nuvole”, un progetto con il quale si è istituita la chiusura domenicale al traffico automobilistico privato del tratto terminale della strada del Colle del Nivolet. Il progetto associava la regolazione del traffico

motorizzato individuale all’organizzazione di parcheggi con un servizio di navette e varie attività di svago.

 

Questo intervento ha significato un importante passo in avanti verso la fruizione sostenibile delle montagne. In molte occasioni, su una dimensione non solo nazionale, è stato riconosciuto come un valido esempio da seguire ed emulare in situazioni analoghe. Ma è di questi giorni la decisione del Presidente del Parco Nazionale Gran Paradiso di revocare le chiusure domenicali del traffico privato, adducendo come motivazione (ne abbiamo parlato qui) l’intenzione di andare oltre la fase di sperimentazione e di promozione, messa in atto con il progetto sopra citato per approfondire le azioni di riduzione dei flussi veicolari al Colle.

 

“Lascia perlomeno perplessi questa decisione in solitaria del Presidente, poiché al momento in assenza di un Consiglio del Parco, in un parco che ha sottoscritto la Carta Europea del Turismo Sostenibile. Tuttavia – ricorda Vanda Bonardo, presidente Cipra Italia - al di là delle modalità utilizzate, preoccupa la decisione di liberalizzare nella prossima estate l’afflusso delle auto private in una delle aree più delicate del parco, su una strada peraltro molto pericolosa. Ben venga l’intento di avviare un progetto più ampio di regolamentazione della mobilità nell’area, ma mai si è assistito ad una retromarcia su un provvedimento che negli anni si è dimostrato utile e positivo, anche in vista di un progetto più ampio. Piuttosto si teme che questa decisione apra la via ad una liberalizzazione delle strade di montagna in netto contrasto con le scelte politiche più efficaci e moderne che si stanno attuando nel resto dell’Europa. I venti anni di navetta del Nivolet hanno modificato l’identikit del visitatore a favore di quelle persone più sensibili ai temi dell’ambiente e disposte a riconoscere i servizi resi dalla montagna e dai suoi abitanti. Ora in un attimo si spazzano via buone pratiche e sane abitudini di fruizione e non possiamo illuderci che sarà facile riabituare i turisti a comportamenti virtuosi conquistati negli anni con tanta fatica e pazienza”.

 

Per questo Cipra Italia invita il Presidente del parco a rivedere questa scelta e a mantenere le limitazioni degli anni precedenti e si augura che si proceda quanto prima, in coerenza con le motivazioni addotte, ad un progetto di più ampia regolamentazione del traffico nell’area del Nivolet.

SOSTIENICI CON
UNA DONAZIONE
Contenuto sponsorizzato
recenti
Attualità
| 23 gennaio | 12:00
Il Cammino Retico, 191 chilometri attraverso i territori del Feltrino e del Tesino in 10 tappe, è nato a maggio del 2024 ed è uno dei “luoghi da visitare” per il 2025 secondo il New York Times. Prendendo spunto dal riconoscimento della testata statunitense si può ragionare sugli impatti del turismo lento e dell'over tourism su un territorio stretto tra il Trentino e le Dolomiti più lussuose  
Attualità
| 23 gennaio | 10:48
Un'iniziativa di associazione Val.Te.Mo., Unimont e Università Milano-Bicocca: "Le decisioni possono risultare poco comprensibili se visione, investimenti e progetti non vengono spiegati dettagliatamente e se la popolazione non viene coinvolta in modo strutturato". Il progetto "Prato Valentino 2050" è stato selezionato da Fondazione Cariplo
Sport
| 23 gennaio | 06:00
"Vogliamo farti vedere che quando ti diciamo che puoi farcela, è vero". Nasceva così, quasi come una provocazione, l’idea del team Moov- it di proporre l’arrampicata ai propri soci. All’epoca, nel 2018, era una onlus milanese nata per supportare le persone che soffrono di patologie cronico degenerative neurologiche, in particolare Parkinson, i loro familiari e caregiver
Contenuto sponsorizzato