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Marcialonga, domina la Norvegia: a Cavalese trionfano Andreas Nygaard ed Emilie Fleten. Tra le azzurre eccellente 15esimo posto di Michaela Patscheider

Settemila i partecipanti. Centinaia di "Bisonti" si sono scatenati anche nella 20esima "Marcialonga Light" di 45 km, che ha visto primeggiare Tommaso Dellagiacoma e Anna Giordan, quest'ultima vittoriosa davanti alla figlia d'arte Anna Aukland

Di D.L. - 26 gennaio 2025 - 14:59

CAVALESE. Sventola la bandiera della Norvegia sopra i cieli delle valli di di Fiemme e Fassa.

 

Andreas Nygaard in campo maschile ed Emilie Fleten vincono la 52esima edizione della Marcialonga di Fiemme e Fassa, in una giornata che ha messo a dura prova il fisico e la testa dei quasi 7mila bisonti che, incuranti della pioggia battente, hanno affrontato il percorso che da Moena porta sino a Cavalese. Tra gli azzurri super prestazione dell'altoatesina Michaela Patscheider, che ha chiuso al 15esimo posto la gara femminile, mentre nelle Marcialonga Light successi per Tommaso Dellagiacoma e Anna Giordan.

 

A scattare puntualissimi, alle 8, da Moena, sotto una pioggia fine ma battente, sono stati gli uomini con i "big" che hanno iniziato con il piede premuto sull'acceleratore. In direzione di Canazei, mentre ci si addentrava in Val di Fassa, il gruppo si è allungato e i migliori si sono assestati nelle prime posizioni continuando a macinare chilometri, con i fondisti del Team Ragde Charge a tenere controllata la testa del gruppo.

 

Allo sprint di Canazei il primo a transitare era lo scatenato Vebjoern Moen, tallonato dal leader della classifica a punti Anton Persson e da un brillante Max Novak. Nel tratto in discesa lungo la Val di Fiemme la velocità di crociera è aumentata e, prima di raggiungere Predazzo, Moen e Mathias Aas Rolid hanno tentato l’allungo, distanziando di qualche secondo i diretti avversari. La coppia è scoppiata quasi subito perché Moen - dopo aver tentato un attacco - ha pagato a caro prezzo lo sforzo, dando via libera a Rolid, raggiunto poco dopo da un "trenino" formato da

 

Andreas Nygaard, Max Novak e Amund Hoel, con quest’ultimo a sfoggiare il pettorale giallo di leader. Il rinnovato quartetto ha aumentato il gap con il resto del gruppo procedendo spedito per Lago di Tesero, arrivando ai piedi della salita di Cascata, dopo il giro di boa a Molina di Fiemme. I quattro si sono studiati fin dai primi strappi dell’ascesa: sulle rampe più dure è uscita tutta la forza del vichingo Nygaard, che non è riuscito però ad andarsene, ma ha vinto in volata davanti al compagno di fuga Novak. Per Nygaard un successo voluto, desiderato e sognato da tempo, che arriva dopo 10 anni di tentativi, un secondo e un terzo posto.

 

È stato incredibile. Quasi non osavo sognare un momento come questo e, ora che è finalmente arrivato, sono così grato e riconoscente. Avevamo degli sci fantastici ed è grande merito anche di Mathias (Rolid) se ho vinto. Voglio dedicare questa vittoria ai fratelli Aukland, perché senza di loro non sarei mai stato qui” ha raccontato il vincitore, nascondendo, sotto gli eccentrici baffi, un sorriso di gioia.

 

A completare il podio l'altro norvegese Amund Hoel, mentre il migliore degli azzurri è stato Lorenzo Busin (Team Internorm Trentino), che ha chiuso in 32esima posizione.

 

La Marcialonga femminile è tutta nel segno della resilienza e resistenza di Emilie Fleten: la fuoriclasse norvegese del Team Ramudden ha dato prova della sua forza nei 70 km da Moena a Cavalese, dopo una caduta nel tratto di ritorno fra Soraga e Moena, che sembrava aver compromesso per sempre la sua prova, proprio quando davanti le rivali Anikken Gjerde Alnæs e Silje Øyre Slind si scatenavano con Jenny Larsson. Ma Fleten, a colpi di “double poling”, ha ricucito sulle avversarie e si è messa in testa per affrontare davanti il sottopasso che porta ai piedi della salita di Cascata. Dopo 68 chilometri a tutta, Emilie Fleten ha impresso un ritmo a dir poco insostenibile e, tra uno strappo e l’altro, Slind, Alnæs e Larsson si sono inesorabilmente staccate, con la fuoriclasse norvegese che è arrivata in solitaria e a braccia alzate.

 

Dietro la bagarre era però tutt’altro che finita, con Slind capace di agguantare il secondo posto e Alnæs a ritagliarsi uno splendido terzo posto, sopravanzando Larsson allo sprint.

 

Eccellente la prova dell'altoatesina Michaela Patscheider (Team Robinson Trentino), capace di entrare tra le top 15. "Finalmente ho fatto una gara decente dall'inizio sino alla fine - spiega -. Sono veramente super contenta, ci tenevo un sacco a fare bene. In questo condizioni non era facile e sono davvero super felice".

 

 

Centinaia di "Bisonti" si sono scatenati anche nella 20esima "Marcialonga Light" di 45 km, che ha visto primeggiare Tommaso Dellagiacoma e Anna Giordan, quest'ultima vittoriosa davanti alla figlia d'arte Anna Aukland.

 

Nel fine settimana si sono disputate anche le gare della Marcialonga Young, che hanno visto gareggiare le categorie U14, U16 e Giovani. I migliori sono risultati Adele Andreoli e Lorenzo Briscoli (Made2win) tra gli Under 14, la figlia d'arte Heidi Debertolis (Us Primiero e Federico Sartori (Sc Ledrense) tra gli Under 15, Laura Cavazzani e Carlo Cantaloni tra i Giovani.

 

Le classifiche.

 

Uomini - 70 chilometri.

1. Andreas Nygaard (Norvegia) 2h39'34"; 2. Max Novak (Svezia) 2h39'35"; 3. Amund Hoel (Norvegia) 2h39'46".

Donne - 70 chilometri.

1. Emilie Fleten (Norvegia) 3h09'24"; 2 Slind Silje Oeyre NOR 3:09:39.08; 3 Alnaes Anikken Gjerde NOR 3:09:52.07.

"Marcialonga Light" 45 km - Uomini.

1. Tommaso Dellagiacoma (Italia) 1h56'59"; 2. Stefano Dellagiacoma (Italia) 1h57'06"; 3. Luca Compagnoni (Italia) 2h02'09".

Marcialonga Light 45 km - Donne.

1. Anna Giordan (Italia) 2h21'14"; 2. Anna Aukland (Norvegia) 2h25'22"; 3. Carola Dellagiacoma (Italia) 2h29'07".

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