Dalla nuova carta dell'olio al tutorial di degustazione, una scoperta dell'oro verde: "Un'esperienza sensoriale e un prodotto turistico di grande valore"
A Hospitality l'Azienda per il turismo Garda Dolomiti ha presentato la nuova “Carta dell’Olio” con cui si propone un tutorial per degustare l’oro verde del territorio, che diventa così una vera e propria esperienza sensoriale
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RIVA DEL GARDA. Nuovo capitolo nella promozione dell’olio extra vergine di oliva del Garda Trentino si è aperto con il lancio ufficiale della "Carta dell’Olio", in occasione della fiera Hospitality di Riva del Garda.
L’iniziativa, promossa dall'Azienda per il turismo Garda Dolomiti, ha suscitato grande interesse tra operatori del settore alberghiero, ristoratori e appassionati, offrendo un nuovo strumento per conoscere meglio l'oro verde del Garda Trentino.
"Il nostro territorio vuole essere un luogo dedicato a chi desidera restare giovane, anche attraverso esperienze autentiche legate al gusto e alla scoperta del territorio, in linea con il posizionamento Stay Young", commenta Silvio Rigatti, presidente dell'Azienda per il turismo Garda Dolomiti. "Il nostro percorso è iniziato tempo fa con il progetto 'Vacanze con Gusto' e, con l’arrivo di Trentino Marketing - Area Ata nel 2022, abbiamo avviato uno studio approfondito per sviluppare il turismo enogastronomico come motivazione principale di viaggio. Grazie alla collaborazione con esperti del settore, come Roberta Garibaldi e Emanuela Panke, abbiamo dato vita a eventi ed esperienze immersive presso aziende agricole e frantoi, come il Mese del Gusto, mentre pochi mesi fa abbiamo inaugurato il Sentiero dell’Olivo. Ora, la ‘Carta dell’Olio’ rappresenta il risultato di un lavoro condiviso che mira a ridefinire l’olio evo come prodotto turistico di valore, inserendosi in una strategia dove il tema dell’enogastronomia è sempre più centrale. A marzo infatti, uscirà un altro nuovo strumento, 'MateriaPrima', un vero e proprio toolkit pensato per aiutare i ristoratori a mettere in evidenza le loro competenze e le eccellenze del territorio.”
La tavola rotonda, moderata da Alex Colò, project manager dell’Apt per il prodotto enogastronomico, ha approfondito i criteri che definiscono un olio extra vergine di oliva di qualità, le modalità di servizio e abbinamento nei ristoranti e il ruolo chiave di questo prodotto d’eccellenza nella gastronomia locale.
"Grazie al costante confronto con l'Apt Garda Dolomiti - dice Alessandra Odorizzi, Trentino Marketing - Team Ata - abbiamo collaborato attivamente a numerosi progetti volti a ridefinire l’enogastronomia locale come elemento distintivo e valore aggiunto per l’offerta turistica. Oggi presentiamo il secondo risultato concreto di questo percorso, che segue il successo del Sentiero dell’Olivo, un'iniziativa esemplare di valorizzazione di una coltura identitaria del Garda Trentino".
Pensata per i ristoranti partner dell’Apt, la “Carta dell’Olio” si propone come un supporto innovativo per raccontare la storia millenaria e le caratteristiche dell’olio evo del Garda Trentino. Tra gli elementi distintivi, spiccano il glossario e il “tutorial per la degustazione” che guida alla scoperta esperienziale dell’olio.
"Per molti consumatori, il primo contatto con l’olio extra vergine di oliva avviene al ristorante", spiega Paolo Turrini, presidente dell’Associazione Ristoratori del Trentino - Sezione Alto Garda e Ledro. "Questo prodotto ha iniziato a emergere come elemento distintivo dell’esperienza gastronomica grazie all’impegno dei frantoi e all’azione di Garda Dolomiti, che hanno contribuito a sensibilizzare il settore della ristorazione. Un tempo, l’olio era considerato un semplice condimento: oggi, invece, sta acquisendo un ruolo centrale nei menu e nella narrazione gastronomica. Sempre più ristoratori prestano attenzione alla selezione degli oli, consapevoli del loro impatto sulla qualità dei piatti. La sfida è ancora lunga, ma i segnali di cambiamento sono evidenti".
La “Carta dell’Olio” è inoltre abbinata a delle schede specifiche degli oli dei sette frantoi del Garda Trentino (Acetaia del Balsamico Trentino, Agraria Riva del Garda, Agriturismo Maso Bòtes, Brioleum, Domus Olivae Oliocru, Frantoio Bertamini e Madonna delle Vittorie), con descrizione, profilo organolettico e consigli per gli abbinamenti.
"L’olio extra vergine di oliva è un alimento dalle caratteristiche straordinarie", aggiunge Enzo Gambin, direttore dell’Associazione interregionale produttori olivicoli (Aipo). "Il vero valore dell’olio del Garda risiede nella sua eccezionale qualità, che lo posiziona sempre ai vertici delle classifiche di settore. La sua particolarità sta nella composizione degli acidi grassi, con un rapporto ottimale tra omega 3 e omega 6, che lo rende non solo un prodotto eccellente dal punto di vista gastronomico, ma anche un alimento prezioso per la salute. È vero, il costo incide, ma la qualità ha il suo prezzo: scegliere un olio extra vergine di alta gamma significa garantire ai piatti gusto, equilibrio e valore nutrizionale. In cucina, l’olio evo è come il fiocco su un regalo: esalta e impreziosisce ogni preparazione".
Dopo la presentazione, la serata è proseguita con “Hospitality Beats”, un evento esclusivo destinato agli operatori partner dell’Apt. La prima parte è stata dedicata alla degustazione curata dai frantoi del territorio, accompagnata da finger food appositamente studiati per valorizzare ogni etichetta; a concludere la serata, un apericena e un dj set hanno reso l’evento un’occasione di networking e convivialità, coinvolgendo numerosi ospiti.
"Il turismo enogastronomico rappresenta una leva strategica fondamentale per incentivare i flussi turistici. Non si tratta solo di una forma di turismo esperienziale legato alla scoperta dei sapori locali, ma di un fenomeno trasversale che si intreccia con altri segmenti, contribuendo alla valorizzazione culturale, sociale ed economica di una destinazione. L’olio ha un enorme potenziale sia in termini di benessere che di attrattività turistica: dobbiamo lavorare sullo storytelling, sulla creazione di un legame emotivo con il consumatore e sulla promozione della biodiversità per accrescere il desiderio e l’interesse attorno a questo prodotto", conclude Emanuela Panke, esperta di turismo enogastronomico.