Da ''Luca Toni/Numero Uno'' a "Spaghetti Polonaise": ecco la nuova hit tedesca che si balla dal Garda all'Arena e scalda le notti di Euro 2024: ''Forte messaggio di unione''
Il brano dei Dorfrocker, che già dal titolo richiama gli spaghetti alla bolognese, è diventato un tormentone e lancia un messaggio goliardico di unione tra due culture. Gli autori della versione italiana che hanno girato un videoclip sul Garda assieme alla band tedesca: "Nessuno sfottò, umorismo incredibile e un forte messaggio di unione"
TRENTO. Qualcuno la critica, qualcuno se la ride, molti la cantano e la ballano. Quello che è certo è che in migliaia la ascoltano e la condividono con modalità simili a quella che nel 2009 decretarono il successo indiscusso della ormai mitica ''Luca Toni Numero Uno'' (Tortellini, Cappuccini, Con Martini / Luca sei per me - - numero uno).
Soprattutto in clima "Euro 2024", con la storica rivalità calcistica Italia-Germania che torna a riaccendersi, durante il quale una hit tedesca che piazza qua e là nel testo parole come "rigatoni", "spaghetti", "farfalle" e addirittura un roboante "ciao bella ciao", non può che diventare virale e far parlare di sé.
Molti l'avranno già capito: stiamo parlando della canzone "Spaghetti Polonaise" della band tedesca Dorfrocker, nota per il suo party rock che intreccia mirabilmente country e musica folk.
Uscita nei mesi scorsi e realizzata anche in alcune versioni video – tra cui una "veronese" e una "romana", con tanto di protagonisti che ballano davanti all'Arena e al Colosseo con maglie della nazionale azzurra assieme al tradizionale cuoco baffuto italico armato di immancabile piatto di spaghetti – la canzone è diventata in breve tempo un tormentone sui social e su YouTube.
Il brano - che già dalla pronuncia del titolo richiama lo "spaghetto alla bolognese" ma che in realtà si ispira alla danza polacca "Polonaise" - non ha velleità di sfottò, bensì punta ad "unire" Italia e Germania in lungo trenino danzante che nel primo verso viene definito "il noodle più lungo del mondo".
A cogliere l'essenza di questo abbraccio anche la band veneziana "Rumatera" – che da anni calca i palcoscenici intrecciando il dialetto veneto alla lezione punkrock californiana anni novanta – che ha realizzato la versione italiana del pezzo, con il videoclip che è stato realizzato a Sirmione sul Lago di Garda.
"Siamo stati contattati direttamente dalla band tedesca per un fatto curioso: alcuni nostri fan hanno scritto nei commenti sui loro social che noi avremmo potuto realizzare la versione italiana del brano e alla fine così è stato" racconta il cantante e bassista del gruppo Giorgio Gozzo detto "Goso", che spiega anche la genesi del video: "Loro erano di passaggio in Italia e sono venuti a trovarci nel veneziano, dove abbiamo girato una prima clip, poi diventata virale, in cui cantiamo e balliamo sventolando una bandiera metà tedesca e metà italiana. Poi abbiamo realizzato anche il vero videoclip che è stato girato a Sirmione".
Il musicista conferma l'intento di avvicinare culture diverse, che sta alla base di entrambe le canzoni: "Il loro senso dell'umorismo è incredibile e la cosa bella è proprio lo spirito goliardico della canzone che, anche e soprattutto in clima "Euro 2024", fa emergere il loro amore per l'Italia e la volontà lanciare un messaggio di unione, che è proprio anche del calcio e dello sport in generale".
E se a qualcuno ascoltando le note del brano è ritornata in mente la hit tedesca che nel 2009 riusciva ad unire fritti, scampi e chianti, calamari e cannelloni - solo per dire che Luca Toni, tra i più forti centravanti della sua generazione, era il numero uno - allora forse la missione della band può dirsi compiuta, soprattutto in queste calde "notti europee".