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HIGH ON LIFE-IL VIDEO. ''Due ore di macchina e 4 di camminata per 2 minuti di volo? Ne vale assolutamente la pena'', Fabrizio Cortese e lo Speedflying

Ci vuole una passione enorme per fare quello che fa Marco. Superare tanti ostacoli e pregiudizi tutto per assecondare la sua felicità che si sublima nel volo. Tra immagini straordinarie e paesaggi mozzafiato ecco la seconda puntata realizzata da Marco Chizzola

Di L.P. - 13 febbraio 2022 - 17:35

TRENTO. Fatiche enormi per riuscire a fare anche solo 30 secondi di volo e a volte, nemmeno quelli, ''in quota è cambiato il vento e ti tocca tornare a casa con la vela in spalla''. Fabrizio Cortese ha 35 anni, è uno Speedflyer ed il secondo protagonista della serie ''High on life-being in natural state of joy", firmata da Marco Chizzola e che trova spazio su Il Dolomiti (qui la prima puntata dedicata alla 20enne Lara Naki Gutmann, pattinatrice artistica su ghiaccio in questi giorni a Pechino per le Olimpiadi). 

 

Fabrizio vive la sua vita per volare, è la cosa che ama di più (''l'ho capito a 3/4 anni che volevo fare della mia vita il volo'', racconta) e ha fatto mille sacrifici per diventare pilota. ''Ho cominciato con l'aliante, poi sono passato al parapendio e allo speeflying e ora voglio prendere il brevetto da pilota di elicotteri''. Il suo è uno sport molto pericoloso, che molti potrebbero vedere come spericolato ma che viene in realtà fatto con grande rigore. Per Fabrizio volare è sentirsi vivo e fa qualunque fatica per riuscirci e non sempre le cose vanno come devono andare: ''Questo sport ti prendere tutto il tempo libero. Prima bisogna pianificare l'uscita, fare dei sopralluoghi, trovare il posto giusto, raggiungere il punto di partenza. A volte capita che ti svegli all'alba presto, fai 200 chilometri in macchina poi 4 ore di camminata e all'ultimo momento cambia il vento e sei costretto a tornare giù a piedi''. 

 

Tra immagini mozzafiato, evoluzioni da capogiro e tanta, tantissima natura ripresa da angolazioni uniche, l'intervista di Chizzola racconta la passione vera di chi è disposto a tutto pur di riuscire a raggiungere il suo obiettivo: ''Alla fine per quei 2/3 minuti di volo devo fare, magari, 2 ore di macchina, 4 ore di camminata in salita. Diciamo 6/7 ore per 2 minuti di felicità. Ne vale la pena?'', la risposta nel video. 

 

Un viaggio e un dietro le quinte, le esperienze di altri per un'introspezione interiore. Questo è "High on life-being in natural state of joy", una serie in 4 puntate firmata da Marco Chizzola, regista trentino di 27 anni, che attraverso alcune interviste si confronta e dialoga con alcune personalità che spiccano e brillano nel loro settore alla ricerca del significato personale di passione e sacrificio che si nasconde dietro ogni professione.

 

Un lavoro che trova spazio sul quotidiano Il Dolomiti. La serie descrive persone che fanno, per lavoro, per sport o per passione un'attività particolare: spesso invidiata, stigmatizzata o stereotipata senza avere però piena conoscenza di quelli che sono i sacrifici estremi che la caratterizzano. I prossimi protagonisti saranno Arianna Cau (snowboard, wakeboard) e il fotografo Stefano Alloero.

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