"Nido in montagna", sostegno alle famiglie delle terre alte: "Dà la possibilità alle persone di accedere ai servizi e di rimanere a vivere in montagna"
Il progetto nel 2024 ha erogato fondi a 22 nuclei familiari con Isee inferiore a 15mila euro ed è stato riproposto nel 2025, ecco fino a quando è possibile fare domanda
BELLUNO. Fino a fine mese è possibile, in provincia di Belluno, inviare le domande per la misura "Nido in montagna" a sostegno delle famiglie delle terre alte a basso reddito.
Il progetto, nello specifico, è stato avviato lo scorso anno dalla Fondazione Welfare Dolomiti ed è stato riproposto. "Un’iniziativa che nel 2024 ha erogato fondi a 22 nuclei familiari con Isee inferiore a 15mila euro e che riteniamo importantissima per dare la possibilità alle persone di accedere più facilmente ai servizi e quindi rimanere a vivere in montagna" spiega la presidente della Fondazione Francesca De Biasi, , che specifica: "L’abbiamo riproposta anche per il 2025 e le prime domande sono già arrivate. La scadenza del bando è fissata al 31 gennaio».
Il finanziamento di “Nido in montagna” è possibile, viene specificato, anche grazie a un importante contributo che la Fondazione Welfare Dolomiti ha ricevuto nei giorni scorsi: 10 mila euro sono stati infatti versati da Paolo Doglioni, presidente di Confcommercio Belluno, e sono il frutto della vendita del suo ultimo libro dedicato ad Albrecht Dürer.
"Un volume che affronta il tema dell’immigrazione come potenza e possibile arricchimento di un territorio" spiega Doglioni: "Sono felice di aver potuto sostenere con questo lavoro, sia nei contenuti sia economicamente, l’attività della Fondazione a favore del territorio bellunese e del suo ripopolamento, soprattutto con azioni a sostegno delle famiglie in alta montagna".
Ed il ringraziamento arriva direttamente dalla presidente di Fondazione Welfare Dolomiti Francesaca De Biasi: "A Doglioni va un ringraziamento grandissimo. È questa la vera forza della Fondazione e il significato profondo della mission di welfare che portiamo avanti: il lavoro di squadra in cui ognuno esprime quello che può, e che si pone come obiettivo l’aiuto al territorio bellunese e ai suoi abitanti".