Coronavirus, l'Apt Dolomiti Paganella ''interroga'' i turisti: ''Pronti a tornare e rispettare le distanze ma non con i mezzi pubblici. Tengono gli alberghi ma cresce la richiesta di appartamenti''
Le diverse Apt d'ambito sono impegnate da settimane nel delineare le contromisure per cercare di ripartire e salvare per quanto possibile la stagione estiva. Un approccio sul periodo contingente, senza dimenticare le prospettive sul futuro del settore. La Paganella ha interessato la propria community social attraverso un sondaggio veicolato tramite newsletter e il canale Facebook dal 15 al 23 aprile
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ANDALO. Le strutture alberghiere tengono, il fascino e la voglia di raggiungere il lago di Molveno restano immutate o quasi e c'è tanta voglia di montagna e spazi all'aria aperta. A cambiare il modo di raggiungere la destinazione e la politica delle cancellazioni. Questo il risultato della ricognizione effettuata dall'Azienda per il turismo Dolomiti Paganella ai tempi del coronavirus.
Le diverse Apt d'ambito sono impegnate da settimane nel delineare le contromisure per cercare di ripartire e salvare per quanto possibile la stagione estiva. Un approccio sul periodo contingente, senza dimenticare le prospettive sul futuro del settore.
La val di Non per esempio cerca di affinare il proprio prodotto legato a un turismo lento nella natura (Qui articolo), mentre la Paganella, 2 milioni di presenze all'anno, ha interessato la propria community social attraverso un sondaggio veicolato tramite newsletter e il canale Facebook dal 15 al 23 aprile.
"L'indagine è stata lanciata 2 settimane fa - commenta Luca D'Angelo, direttore dell'Apt Dolomiti Paganella - l'obiettivo primario è quello di rafforzare la comunicazione e stabilire una relazione costante con gli ospiti anche in questo difficile momento. Un modo per far percepire la vicinanza della nostra destinazione. Il riscontro è stato positivo, la voglia di tornare a trascorrere le vacanze sul nostro territorio è molto alta. Un'analisi propedeutica per intercettare le necessità del viaggio in un'epoca così diversa".
Complessivamente l'Apt ha ricevuto 1.200 risposte per un questionario di 10 domande. "Un tasso molto alto - aggiunge il direttore - una platea interessante e importante per comprendere come potrebbero essere le vacanze estive. Certo, la situazione è davvero fluida e tutto cambia velocemente, alcune risposte devono essere analizzate e contestualizzate, ma la fotografia è utile per costruire il prodotto e la comunicazione".
Gli hotel restano la soluzione più gradita per il 35%, seguiti dagli appartamenti che si attestano al 30%, B&B e Residence si posizionano intorno al 5%. "Le strutture alberghiere restano la scelta principale - prosegue D'Angelo - mentre gli appartamenti sono in crescita, tendenzialmente in quanto riesce a garantire la percezione di sicurezza di un ambiente familiare".
Capitolo lago di Molveno. "In alcuni periodi dell'estate è molto affollato - evidenzia il direttore - ma le gente sembra non voler rinunciare a questo luogo, quindi sarebbero responsabili rispetto alle norme di distanziamento sociale. Quasi il 70% raggiungerebbe la Paganella con l'auto privata, i mezzi di trasporto pubblici sono praticamente crollati. Un quesito più di controllo e un risultato scontato".
L'estate trentina normalmente è costellata di eventi e manifestazioni. "Qui emerge un'attenzione diversa. I turisti - continua D'Angelo - si aspettano misure particolari da parte delle località per evitare assembramenti ma le persone stesse cercano di scegliere appuntamenti con un'affluenza ridotta. Le destinazioni si preparano già in questo senso".
La permanenza media potrebbe risentire di una forte riduzione nell'era post-Covid-19. "Anche se in questo momento il 70% cerca di mantenere 1 settimane o più di vacanza. Ma questo è anche un desiderio - dice il direttore - poi si devono valutare ulteriori variabili. Chiaro, che in questo caso entrano in gioco anche le condizioni di prenotazione e politiche di cancellazione o restituzioni di caparre più flessibili. Una via per rassicurare il cliente e gli operatori lavorano già in questo senso per farsi trovare preparati".
Il 70% cerca la montagna rispetto a città o mare. "Ovviamente - conclude D'Angelo - il nostro sondaggio è stato inviato a un profilo specifico, quindi è una risposta abbastanza attesa, ma la percezione di rigenerazione della natura e spazi all'aria aperta sono una conferma delle potenzialità del Trentino e del nostro ambito anche in questo momento complicato. Spicca in modo forte la necessità di recuperare un bilanciamento dopo oltre 2 mesi quarantena e lockdown: la maggior parte delle persone cerca passeggiate. Crediamo che il segmento dei biker comunque reggerà, ma molto dipendente anche dall'apertura degli spostamenti tra Regioni".