L'Euregio dice no al prolungamento dell'autostrada A27
Rossi e Platter: "L'obiettivo comune dell'Euregio è di puntare sul trasporto su rotaia, per questo l'idea di un nuovo collegamento autostradale nel cuore delle Alpi non è accettabile"
No all'allungamento dell'autostrada A27, lunga la val Pusteria verso Austria e Germania. La Giunta dell’Euregio, riunita stamani a Castel Toblino, ha fatto ufficialmente propria la linea espressa dalla Provincia di Bolzano e dal Land Tirol.
Nelle ultime settimane la richiesta da parte degli operatori economici veneti di un prolungamento dell'autostrada Alemagna (A27) da Belluno verso Monaco di Baviera era stata riproposta con insistenza. La commissione trasporti del Parlamento europea la scorsa settimana ha approvato una mozione che andava in quella direzione provocando dapprima l’immediata reazione della Provincia di Bolzano e del Land Tirolo
“Un nuovo collegamento stradale – ha detto il presidente altoatesino, Arno Kompatscher - è insostenibile e in violazione di quanto previsto dalla Convenzione delle Alpi”. Kompatscher ha ricordato che “esiste un preciso accordo con Zaia che prevede di puntare su un collegamento ferroviario tra il Veneto e la val Pusteria”.
Una posizione, questa, che oggi ha trovato pieno appoggio dei presidenti del Trentino, Ugo Rossi, e del Tirolo, Günther Platter. “L’obiettivo comune dell’Euregio – hanno dichiarato Rossi e Platter – è di puntare sul trasporto su rotaia, per questo l’idea di un nuovo collegamento autostradale nel cuore delle Alpi non è accettabile”.
Ad intervenire sull'ipotesi di prolungamento dell'A27 nei giorni scorsi erano stati anche gli europarlamentari Marco Zullo e Daniela Aiuto (Efdd-M5S). “La verità, pure e semplice – hanno svelato gli europarlamentari Efdd-M5S Marco Zullo e Daniela Aiuto - è che questo prolungamento è tenuto in vita a livello mediatico da almeno vent'anni per scopi poco chiari. Evidentemente si cerca di condurre una finta battaglia in nome di una possibile "torta" da spartire tra "presunti imprenditori". Insomma, il solito caso all'italiana con spartizione di soldi pubblici tra amici di amici. E poi un’autostrada che taglia in due Cortina ricorda i tempi in cui Beppe Grillo commentava l'ex ministro Pietro Lunardi (Forza Italia) definendolo un 'ginecolo pazzo'”