La Provincia impugna davanti alla Corte Costituzionale legge sui bilanci
La nuova legge sull'equilibrio dei bilanci delle Regioni e degli enti locali prevede che sia lo Stato unilateralmente e con legge ordinaria a decidere sui bilanci di Provincia e Comuni a fronte di un contributo che, attraverso il Patto di garanzia, il Trentino avrebbe già dato al risanamento dei conti pubblici
ROMA. Il Trentino avrebbe già fatto la sua parte ecco allora che la Provincia impugna davanti alla Corte costituzionale una legge dello Stato, per impedire che sia quest'ultimo a intervenire, unilateralmente e con legge ordinaria, sui bilanci di Provincia e Comuni. Ciò a fronte del fatto che il suo contributo, attraverso il Patto di garanzia, il Trentino lo avrebbe già comunque dato al risanamento dei conti pubblici.
A spiegarlo lo stesso presidente della Provincia Ugo Rossi: "L'impugnativa serve a mettere in chiaro le cose, e in particolare a ribadire che il Trentino, attraverso il Patto di garanzia, ha contribuito, con responsabilità, al risanamento dei conti pubblici dello Stato, ma serve anche a rafforzare la trattativa in corso sul Fondo pluriennale vincolato, che la norma vorrebbe subordinare alle scelte di Roma. Il problema c'è e va risolto. Non possono chiederci di fare sacrifici due volte. Anche Bolzano procederà con una medesima impugnativa e per gli stessi nostri scopi".
La decisione è stata assunta oggi nel corso di una Giunta straordinaria, e si renderebbe necessaria a fronte della legge sull'equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali approvata il 12 agosto. In particolare, nella nuova norma viene subordinato alle scelte della legge di Bilancio nazionale l'utilizzo, da parte di Provincia e Comuni, delle risorse contenute nel Fondo pluriennale vincolato, ledendo il principio consensuale che sta alla base del Patto di garanzia. Inoltre il Trentino contesta la scelta di demandare a successive leggi o atti regolamentari dello Stato la definizione delle regole in materia di equilibrio dei bilanci della Provincia e degli locali, violando le norme di rango costituzionale previste per l'attuazione del principio costituzionale del pareggio di bilancio.
La materia è stata oggetto anche di un incontro sabato con il viceministro all'Economia Enrico Morando, assieme alla delegazione parlamentare trentina e al Consorzio dei Comuni, nel corso del quale il rappresentante del Governo ha rassicurato sulla volontà di Roma di trovare le soluzioni tecniche necessarie in particolare per i problemi del Fondo pluriennale vincolato della Provincia e dei Comuni su cui è stata anche approvata recentemente una risoluzione parlamentare contenente un riferimento molto chiaro al tema. "Anche se abbiamo avuto in seguito ampie rassicurazioni, non da ultimo, sabato scorso, dal viceministro Enrico Morando - ha aggiunto Rossi - riguardo all'intenzione di Roma di trovare un accordo che risolva le questioni tecniche sul tappeto da qui al 2020, quando il nuovo sistema, basato sul pareggio di bilancio, entrerà a regime questa impugnativa rappresenta comunque un atto dovuto, a fronte di una norma nazionale che evidentemente non può stabilire ciò che noi dobbiamo fare".