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Crisi di governo, da Mattarella anche Dellai, Panizza e Fravezzi: "No a elezioni subito"

L'ex governatore in rappresentanza del suo gruppo alla Camera mentre Fravezzi e Panizza per il gruppo che al senatop comprende anche la Svp

Di Donatello Baldo - 09 dicembre 2016 - 18:52

TRENTO. "Abbiamo assicurato al presidente Mattarella tutto il nostro sostegno e anche la nostra disponibilità". Un Lorenzo Dellai presidenziale ha parlato oggi dall'ambone con tanto di insegne del Quirinale alla stampa che lo attendeva dopo il colloquio con il Capo dello Stato.

 

"Abbiamo manifestato al presidente della Repubblica la nostra preoccupazione per la situazione attuale e per le sue ricadute politiche - ha affermato Lorenzo Dellai - per questo abbiamo sostenuto l'idea che la legislatura non sia interrotta, che sia da preferire una transizione responsabile che porti a voto con una nuova legge elettorale".

 

L'ex governatore del Trentino, ora deputato e capogruppo di Democrazia solidale, accompagnato anche da Bruno Tabacci, ha detto chiaramente che "c'è bisogno di un nuovo governo in pienezza delle sue funzioni, di una nuova legge elettorale che modifichi l'Italicum come chiesto anche dalle opposizioni".

 

Un governo che si faccia carico anche dei prossimi impegni internazionali di primavera, "che metta mano alle questioni economico-finanziarie e al sistema del credito". Per affermare la giustezza della sua idea di non precipitarsi alle urne con un sistema elettorale come quello attuale, Dellai non manca di accusare chi, i 5 Stelle, dopo aver demonizzato l'Italicum vorrebbero andare al voto con questa legge adattata anche per il Senato".

 

"Sarebbe utile - ha continuato il deputato con sicurezza - che tutte le forze politiche concorressero nel sostegno al governo, anche quelle attualmente all'opposizione". Ma se così non fosse, se declinassero l'impegno, "la maggioranza che fin qui ha sostenuto il governo Renzi non può esimersi dall'assumersi la responsabilità".

 

"Un governo non è come un barattolo di yogurt - ha poi risposto ad un cronista che chiedeva se anche lui fosse disponibile ad un governo a tempo, in carica solo per la formulazione di una legge elettorale - un governo dura in carica fin quando la politica gli dà fiducia, fino a quando decide il Parlamento, e fino a quando il presidente della Repubblica non decide di sciogliere le Camere".

 

Qualche ora più tardi da Mattarella sono saliti i senatori trentini Franco Panizza e Vittorio Fravezzi, assieme a Karl Zeller, presidente del gruppo Per le autonomie che comprende oltre alla Svp anche UptPatt. A parlare ai cronisti Zeller che ha ribadito i concetti espressi poco prima da Dellai: "Serve un governo con pieni poteri, non si deve andare a elezioni senza legge elettorale e non si può aspettare la Corte costituzionale per iniziare a lavorare sul testo: è il Parlamento l'unico titolato a mettere mano alla legge elettorale".

 

Tra Fravezzi e Panizza ai lati con le giacche abbottonate e lo sguardo serio, Zeller come Dellai ha detto che "l'auspicio è quello che tutti i partiti si mettano assieme per sostenere il nuovo governo, perché al centro deve essere posto l'interesse degli italiani e non il proprio interesse particolare".


“Crediamo che vada formato un Governo con un mandato che affronti le scadenze più importanti che interessano il Paese - ha scritto in una nota successiva all'incontro il senatore Panizza -  occorre innanzitutto una legge elettorale che garantisca la stabilità dando, a chiunque vinca le prossime elezioni, la possibilità di governare senza dover cercare accordi in Parlamento che non andrebbero a rispecchiare pienamente le indicazioni degli elettori".

 

"Accanto a questa - continua la nota - vanno gestiti e affrontati quei problemi che non consentono un vuoto istituzionale come il terremoto, la questione Monte dei Paschi, i vertici internazionali che si terranno in Italia e tutto quello che serve per garantire la stabilità economica del Paese agli occhi dei mercati internazionali". 

 

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