Borga: "La provincia regala burkini alle donne islamiche". Fedrizzi: "Smentisco categoricamente"
Interrogazione del consigliere che anche dopo la smentita conferma: "E' tutto vero"
TRENTO. “Ecco il finanziamento per l'acquisto del burkini”. Questo il titolo dell'interrogazione presentata dal consigliere Rodolfo Borga. “Risulta all'interrogante – scrive l'esponente dell'opposizione – che la Commissione Pari opportunità ha pensato bene di approfondire nuovi strumenti di integrazione delle donne islamiche: ha pensato alla possibilità di finanziare l'acquisto di burkini per le donne islamiche”.
Per questo chiede al presidente del consiglio Bruno Dorigatti di verificare se quanto dice risponde a verità. Abbiamo provato a vederci più chiaro e a noi la presidente della Commissione, l'avvocata Simonetta Fedrizzi, ha smentito subito tutto: “Questa cosa è del tutto infondata e la smentisco categoricamente”. “Non c'è mai stato nessun acquisto, ma nemmeno l'idea di acquistarli ci è passata per la testa”. Tutte le spese sostenute dalla Commissione “sono documentate e tradotte in determinazioni a cui sicuramente ogni consigliere può avere accesso”.
Nel testo dell'interrogazione il consigliere spiega che la Commissione avrebbe convocato le associazioni di donne islamiche del Trentino per proporre la cosa, ma al posto loro si sarebbe presentato un uomo. Ma anche questo non sembra rispondere al vero. Ce lo spiega Nibras Breigheche, donna e musulmana di Trento: “Io ero stata convocata ma avevo altri impegni, ma all'incontro non erano state chiamate le donne ma i rappresentanti delle comunità islamiche trentine. Anche perché in Trentino non ci sono associazioni di donne islamiche”.
Ma veramente la convocazione era per proporre l'acquisto di uno stock di burkini da donare alle donne musulmane? Sembra che anche questo non sia vero. “La riunione faceva parte di un approfondimento su un fatto avvenuto nell'estate del 2015 – ci spiega Fedrizzi – quando una ragazza musulmana aveva avuto dei problemi nell'accesso a una struttura pubblica a causa del suo abbigliamento”. Il burkini non c'entra quindi. “Volevamo capire se ci fosse un problema legato alla convivenza, se il problema fosse diffuso, volevamo capire e per questo abbiamo convocato i rappresentanti della comunità islamica”. Tutto qui.
“Tragicommedia in salsa trentina: finanziamento pubblico per l’acquisto dei burkini”, si è letto oggi su un sito che ha scatenato il solito tam-tam su Facebook. Rodolfo Borga conferma, anche dopo la smentita da parte della presidente della Commissione e di Breigheche, le sue fonti: "A fronte dell'imbarazzata smentita della Presidente della Commissione Pari Opportunità, ribadisco la veridicità del contenuto della mia interrogazione. Parola per parola. Capisco bene l'imbarazzo della Presidente, atteso che imbarazzante è il contenuto della surreale iniziativa promossa dalla sua Commissione. Ciò non toglie che i fatti in relazione ai quali ho presentato l'atto ispettivo siano realmente accaduti. Nulla di particolarmente grave, peraltro. Piuttosto l'ennesima dimostrazione dell'inutilità di una Commissione lontana mille miglia dalle reali esigenze delle donne trentine.".