Affossato il disegno di legge su alcol e minori. Bottamedi su tutte le furie
La maggioranza ha deciso di interrompere il dibattito e di chiudere la discussione sulla proposta di legge. Le minoranze attaccano: "Grave violazione della democrazia"
TRENTO. La consigliera Manuela Bottamedi è su tutte le furie. “Da stamattina è ufficiale - afferma inviperita - la democrazia è morta e del problema dei minori e dell'alcol alla maggioranza di centrosinistra autonomista, interessa zero”.
Questa mattina nell'Aula del Consiglio provinciale doveva essere discusso e votato il disegno di legge sul contrasto all'abuso di alcol tra i minorenni, argomento che alla consigliera sta a cuore e che su questo ha addirittura organizzato nelle settimane scorse un seguitissimo approfondimento con esperti ed esponenti dell'alcologia dell'Azienda sanitaria.
La discussione c'è stata, perlomeno la discussione generale, ma la maggioranza prima di inoltrarsi nell'analisi del testo, e ovviamente prima di arrivare alla votazione, ha presentato un ordine del giorno che di fatto affossa la proposta di legge.
“La mia legge è stata abortita”, grida infatti Bottamedi. “La maggioranza di governo non ha voluto nemmeno che si discutesse e votasse il mio disegno di legge con bugie e motivazioni assurde, ridicole, inaccettabili”.
Solo qualche mese fa, ricorda la consigliera, “in Commissione erano tutti d'accordo, tutte le realtà che sono state audite erano favorevoli”.
“Non è vero – afferma il capogruppo del Pd Alessio Manica – anche in commissione abbiamo avanzato delle perplessità. Sull'inasprimento delle sanzioni per gli esercenti - continua il consigliere – e sul fatto che un intervento su alcol e minori è superfluo considerato che la legge sulla scuola appena approvata già affronta il tema”.
Ma per la consigliera Bottamedi non è così: “Non si sono voluti confrontare, non hanno voluto entrare nel merito delle importanti e delicate questioni sollevate dal disegno di legge e quindi hanno bloccato tutto, sia il dibattito che la votazione. Un gravissimo atteggiamento di chiusura e arroganza”, afferma Manuela Bottamedi.
Il dibattito sull'ordine del giorno di sospensione è stato acceso, si è parlato per più di un'ora e le minoranza hanno fatto quadrato attorno alla collega di minoranza. Le accuse nei confronti di governo e maggioranza si sono sprecate: “Arroganza, mancanza di democrazia, oltraggio alla minoranza”.
“Non aveva senso continuare nella discussione e dilungarci nell'analisi dell'articolato – afferma Manica – era chiaro che avremmo votato contro quindi abbiamo stoppato il disegno di legge fin da subito”.
Ma veramante non ha senso un intervento mirato sulla piaga della diffusione del consumo di alcol tra i minori? “C'è già tutto nella legge sulla Buona scuola”, ribadisce Manica.
Ecco cosa c'è, un solo comma nell'articolo 8 bis: “Il sistema educativo provinciale (...) promuove anche interventi di informazione a favore delle famiglie con riguardo alle tematiche delle dipendenze, in particolare da alcolismo e da tossicodipendenza, coordinandole con quelle in favore degli studenti previste da quest'articolo.
Il disegno di legge della consigliera Bottamedi era comunque molto più articolato, questo è certo.