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Accoglienza profughi, il sindaco di Valfloriana: "Dovrei farmi violenza per assecondare richieste di alloggio nel mio comune"

Michele Tonini scrive all'assessore una dura lettera: "Richiedenti asilo molesti che obbligano le anziane all'elemosina e ragazzoni nullafacenti che commentano il passaggio delle nostre figlie". Lozzer prende (CON UN VIDEO) le distanze e invita, invece, ad accogliere

Di Donatello Baldo - 24 dicembre 2016 - 20:48

TRENTO. L'assessore Luca Zeni aveva scritto al sindaco di Valfloriana per chiedergli collaborazione sulla sistemazione dei profughi. Ma il sindaco ha risposto picche. E ha voluto spiegare anche il perché: "Sul territorio del Comune non esistono proprietà comunali compatibili con le necessità alloggiative richieste". 

 

"Ma anche se ci fossero - si azzarda il primo cittadino Michele Tonini - non mi sentirei comunque di collaborare, dovrei farmi violenza per assecondare questa paradossale gestione del fenomeno di immigrazione clandestina. Non si tratta di mancata solidarietà umana - afferma convinto - ma di senso dello Stato e di rispetto di un territorio che i nostri vecchi, dopo grande sacrificio, ci hanno lasciato in eredità".

 

Queste politiche, secondo il sindaco, "hanno portato davanti ai nostri negozi, alle nostre farmacie, richiedenti asilo (lui lo scrive tra virgolette) sempre più molesti che obbligano anziani timorosi ad essere buoni e soprattutto caritatevoli". Ma non solo, il sindaco è preoccupato per le "nostre figlie". Sulle ciclabili "ragazzoni nullafacenti" commenterebbero "il passaggio delle nostre figlie", appunto. E in città, "le zone più belle sono off-limits alla gente perbene".

 

Poi se la prende in anticipo con chi volesse mettere a disposizione spazi privati. "Se qualcuno si sente umanamente accogliente lo faccia a titolo gratuito - afferma Tonini - e allora anche da parte mia ci sarà accoglienza". 

 

Gli risponde Luca Zeni: Caro sindaco, vorrei richiamarmi proprio a quel senso dello Stato e di responsabilità a cui fa riferimento". E ricorda al signor sindaco che questo non è il luogo del dibattito politico sul fenomeno dell'immigrazione. "Stiamo parlando degli aspetti organizzativi dell'accoglienza di persone che hanno fatto richiesta, sulla base del diritto internazionale, di protezione, e che sono presenti sul nostro territorio".

 

Spiega le scelte della provincia, spiega i criteri della distribuzione nazionale (lo 0,9% dei richiedenti asilo a livello nazionale è destinato al Trentino). Poi spiega che una giusta distribuzione favorisce l'integrazione ma soprattutto si rivolge al sindaco e dice: "Risulta semplice intuire che coinvolgere i richiedenti in progetti di accoglienza gestiti in collaborazione con il privato sociale e le amministrazioni locali è il modo migliore per tenere queste persone lontane dal contatto con gli ambienti della clandestinità e della illegalità".

 

Ma c'è anche un motivo in più secondo l'assessore: "E' anche il modo per onorare la tradizione accogliente dei nostri territori che non si sono mai voltati dall'altra parte di fronte a situazioni di bisogno".  

 

Graziano Lozzer, consigliere provinciale che di Valfloriana era il sindaco prima di Tonini il suo commento lo manda con un video. Un modo per prendere le distanze dal comportamento del suo sindaco e per invitare, invece, la sua comunità ad aiutare i più deboli.

 

 

 

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