Aggressione poliziotta transgender, Boldrini: "A questo clima dobbiamo opporci fermamente"
La deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, interviene sul grave episodio avvenuto a Trento con un messaggio sui social: “Un odio reso ancora più inaccettabile perché si accanisce su una persona per la sua identità e perché alimentato da chi continua a dipingere le persone LGBTQIA+ e le persone trans in particolare come un pericolo, portatrici di chissà quale male assoluto”

TRENTO. “Ventidue punti di sutura, il naso rotto, 30 giorni di prognosi: così la violenza di tre ultras di estrema destra si è consumata su un'agente di Trento. Perché? Perché è una donna transgender e si era permessa di reagire ai loro insulti transfobici”. Sulla tremenda vicenda avvenuta a Trento nella notte fra il 14 e il 15 febbraio dove una poliziotta transgender è stata aggredita da tre ultras è intervenuta in queste ore anche Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
“Un pestaggio brutale, animato solo dall'intolleranza e dall'odio” spiega Boldrini con un messaggio sui social. “Un odio reso ancora più inaccettabile perché si accanisce su una persona per la sua identità e perché alimentato da chi continua a dipingere le persone LGBTQIA+ e le persone trans in particolare come un pericolo, portatrici di chissà quale male assoluto”.
Sono gli stessi, spiega la deputata “che vogliono impedire le terapie necessarie alla salute delle giovani persone trans, che hanno applaudito alla bocciatura del ddl Zan, che vanno a braccetto con Trump che cancella le persone trans dalla storia degli Stati uniti, dalla ricerca scientifica e le caccia dall'esercito”.
E' in questo clima che maturano attacchi di questo genere che mettono a rischio, letteralmente, la vita delle persone. “Com'è successo a Capodanno – conclude Boldrini - con l'aggressione alla coppia gay a Roma, o a Genova dove un ragazzo omosessuale è stato picchiato il 20 gennaio scorso. Ed è a questo clima che dobbiamo opporci fermamente”.