Via libera alla legge sugli impianti e sulle piste da sci: "Il Trentino all'avanguardia". Failoni ai Comuni che avevano detto "No": "Lavoriamo in modo condiviso"
L'assessore Roberto Failoni: "Questo disegno di legge rappresenta un investimento sul futuro del turismo trentino, settore chiave per l’economia provinciale. Con queste nuove norme, il Trentino si conferma all’avanguardia nella gestione sostenibile e sicura del turismo montano, rafforzando la sua posizione di eccellenza nel panorama alpino italiano ma anche a livello europeo"
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TRENTO. Via libera al disegno di legge che disciplina gli impianti a fune e le piste da sci. Un provvedimento che negli scorsi giorni ha visto un duro confronto tra l'assessore Roberto Failoni e i Comuni. "Un importante passo avanti per il settore turistico e sportivo del Trentino", spiega la Provincia. "Questa nuova normativa, che sostituisce la legge 7 del 21 aprile 1987, ha l'obiettivo di modernizzare e semplificare il quadro normativo, garantendo al contempo standard di sicurezza e qualità dell’offerta turistica".
Il Consiglio delle autonomie locali, seppur condividendo alcuni aspetti, aveva bocciato il disegno di legge per richiedere una riforma della norma. Il timore dei Comuni è di perdere potere rispetto agli impiantisti in caso di approvazione. Un "No" unanime che non era stato digerito dall'esponente leghista.
"Così addio a piste blu, motoslitte per i rifugi e scialpinismo", la replica dell'assessore Roberto Failoni nella risposta al Cal. La Provincia si è detta stupita, preoccupata e perplessa. "E' un ddl tecnico che ci permette di aggiornare l'attuale legge del 1987. Se non viene approvata questa nuova legge saremo obbligati all'attuazione del Decreto legislativo sulla sicurezza delle piste. Si rischierebbe di creare danni enormi per l’economia turistica e il movimento sportivo del Trentino: non possiamo permettercelo" (Qui articolo).
Successivamente il presidente del Cal, Paride Gianmoena, aveva replicato: "Accogliamo l’invito al confronto ma l'interesse dei territori deve rimanere centrale: nuove iniziative hanno ripercussioni dal traffico alle risorse idriche" (Qui articolo).
La Giunta provinciale ha dato semaforo verde alla norma. Il disegno di legge, spiega piazza Dante, è un testo tecnico che aggiorna la disciplina provinciale in ottemperanza alla sentenza della Corte Costituzionale 103/2020 e l’adegua al decreto legislativo 28 febbraio 2021, numero 40, in materia di sicurezza nelle discipline sportive invernali.
"Allo stesso tempo, la proposta di legge salvaguarda alcuni aspetti fondamentali per l’economia turistica e il mondo sportivo trentino, come la classificazione delle piste e l’approvvigionamento dei rifugi con le motoslitte. Questo disegno di legge rappresenta un investimento sul futuro del turismo trentino, settore chiave per l’economia provinciale", commenta l'assessore Roberto Failoni: "Con queste nuove norme, il Trentino si conferma all’avanguardia nella gestione sostenibile e sicura del turismo montano, rafforzando la sua posizione di eccellenza nel panorama alpino italiano ma anche a livello europeo".
Tra le principali novità introdotte nel provvedimento c'è il passaggio dalla concessione di servizio pubblico al sistema dell’autorizzazione unica per la realizzazione di impianti a fune e piste da sci, un adeguamento che recepisce la recente sentenza della Corte Costituzionale.
Il disegno di legge mantiene la classificazione europea delle piste, preservando le piste blu tanto apprezzate dai principianti e dalle famiglie e consente l’utilizzo delle motoslitte per l’approvvigionamento dei rifugi. Inoltre sono previste anche disposizioni specifiche per favorire la pratica dello scialpinismo in determinate aree e fasce orarie, bilanciando le esigenze di sicurezza con la popolarità di questa disciplina.
Il testo adottato sarà ora assegnato alla Commissione consiliare competente per la discussione. “Siamo aperti a miglioramenti che potranno emergere dalle audizioni e dal confronto con i consiglieri", conclude Failoni, che in merito al parere contrario espresso dal Consiglio delle autonomie locali, aggiunge: "Nel successivo incontro di mercoledì scorso abbiamo trovato un terreno comune per proseguire il lavoro in modo condiviso. Verranno individuate modalità per dare risposte alle istanze presentate dai Comuni, in particolar modo durante la discussione del disegno di legge in Commissione".