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Zanoni "corre" veloce a Riva a suon di serate. E attacca:" Tutta il centro destra è politicamente responsabile: ora è tardi per prendere le distanze dalla sindaca Santi"

"Le responsabilità politiche della gestione del comune - prosegue il candidato del centro sinistra - ricadono su tutte i partiti che compongono la coalizione di centro destra, nessuno escluso, che, per cinque anni, ha sostenuto e votato tutte le decisioni della sindaca Cristina Santi, dalla quale ora tutti cercano di prendere le distanze. Perché, vice sindaca in testa, nessuno ha mai detto o fatto niente se in totale disaccordo con l'operato della prima cittadina? Troppo facile adesso "staccarsi" per riconquistare la fiducia dell'elettorato".

Di D.L. - 20 febbraio 2025 - 19:55

RIVA DEL GARDA. In riva al Benaco, come potrebbe accadere anche nel capoluogo (dove il Patt ha già annunciato che correrà da solo), il centro destra si è ufficialmente "spaccato": Fratelli d'Italia, le Stelle Alpine e il mondo civico di quell'area hanno annunciato l'attuale vice sindaca Silvia Betta quale candidata sindaca, mentre Lega, Forza Italia, Lista Spinelli e Civica - che non hanno preso bene la cosa - percorreranno un'altra strada.

 

E, a questo punto, potrebbe tornare in corsa anche la prima cittadina Cristina Santi, che il Carroccio avrebbe voluto - a coalizione compatta - quale capolista con la promessa che, in caso di successo, avrebbe avuto un assessorato di peso.

 

Il "dissing" politico dunque continua all'interno della coalizione che dal 2018 governa la Provincia ma che, ormai quotidianamente, dimostra di essere fragile e divisa, sia su temi di ampio respiro (vedi il terzo mandato del presidente della Provincia) che in ambito locale.

 

Tutt'altra aria, invece, tira in casa centro sinistra dove il candidato alla poltrona di primo cittadino è già stato ufficializzato da settimane, con Alessio Zanoni che viaggia spedito in campagna elettorale e il 21 marzo è in programma una serata durante la quale verranno presentate le otto liste al gran completo e, soprattutto, il programma.

 

"Abbiamo già incontrato un gran numero di persone - spiega Zanoni - nel corso di quattro incontri molto partecipati e con la presenza anche di tante persone che, magari, al momento sono distanti politicamente dalla coalizione, ma hanno voluto esserci, per sentire cosa avevamo loro da dire e quale è la nostra idea per il futuro di Riva del Garda. Le serate, come avevamo annunciato già in sede di presentazione della mia candidatura, si sono rivelate utilissime e, quanto emerso, ci servirà per stilare il programma. Che, l'ho sempre detto e lo ribadisco, arriverà "dal basso" e dalla partecipazione popolare. La serata del 21 marzo si chiamerà la "Primavera delle idee", perché vogliamo rappresenti l'inizio della rinascita di Riva del Garda".

 

Le quattro serate hanno avuto temi diversi. Si è parlato di emergenza casa, ambiente, sociale e l'ultimo appuntamento ha riguardato i giovani.

 

"L'impostazione che abbiamo voluto adottare - prosegue il candidato sindaco del centro sinistra - è stata secondo diversi tavoli di lavoro, che si sono occupati delle "sfaccettature" dei vari ambiti. La serata dedicata ai giovani, alla quale hanno partecipato tantissimi ragazzi che hanno parlato di futuro e politica, ha trattato i temi dello sport e aggregazione, cultura e tempo libero e dei percorsi d'autonomia. Queste quattro serate anticipano quanto faremo se vinceremo le elezioni, ovvero la creazione di quattro tavoli permanenti, che lavoreranno parallelamente alla Giunta. Io li ho chiamati "gli strumenti del sindaco", perché saranno indispensabili per governare seguendo le indicazioni degli elettori".

 

Il centro destra sarà diviso con Silvia Betta che guiderà una coalizione formata da Fratelli d'Italia, Patt (il partito a cui appartiene la candidata sindaca) e alcune civiche.

 

"Le responsabilità politiche della gestione del comune - conclude Zanoni - ricadono su tutte i partiti che compongono la coalizione di centro destra, nessuno escluso, che, per cinque anni, ha sostenuto e votato tutte le decisioni della sindaca Cristina Santi, dalla quale ora tutti cercano di prendere le distanze. Perché, vice sindaca in testa, nessuno ha mai detto o fatto niente se in totale disaccordo con l'operato della prima cittadina? Troppo facile adesso "staccarsi" per riconquistare la fiducia dell'elettorato".

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