Forza Italia, Divina nuovo portavoce per il Trentino: "Ora ci rimbocchiamo le maniche". Sulle comunali di Trento: "Dinamiche difficilmente comprensibili per l'elettorato"
Le nomine di Flavio Tosi per ricostruire il partito in Trentino con la scelta come suo vice di Diego Rossato, del commissario di Trento Antonio di Leo e dell'ex senatore come portavoce provinciale. Divina: “Tosi lo conosco da tempo, è una persona corretta e che stimo, da sempre impegnato in politica"
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TRENTO. "Siamo qui per costruire". Usa queste parole l'ex senatore Sergio Divina, recentemente nominato portavoce di Forza Italia per il Trentino. Un incarico significativo, affidatogli da un amico di lunga data, Flavio Tosi. Entrambi, infatti, provengono dalla stessa Lega di Umberto Bossi.
“Tosi lo conosco da tempo, è una persona corretta – spiega Divina – e che stimo, da sempre impegnato in politica". Nella sua veste di commissario di Forza Italia per la Provincia di Trento, Flavio Tosi ha nominato come suo vice il roveretano Diego Rossato. Per la città di Trento, invece, il ruolo di commissario è stato affidato al consigliere comunale Antonio De Leo, mentre – come già detto – l'ex senatore ed ex consigliere provinciale Sergio Divina sarà il portavoce provinciale, pronto a mettersi al lavoro.
“In Trentino – spiega a Il Dolomiti – dobbiamo rimboccarci le maniche e ricostruire insieme Forza Italia, un partito che negli ultimi anni, purtroppo, è stato lasciato un po' alla deriva. Il tempo stringe e dobbiamo agire subito.”
L'obiettivo di Tosi, non potendo essere sempre presente sul territorio, è stato quello di scegliere figure che conoscano bene la realtà locale e che dimostrino capacità politiche e organizzative.
Per quanto riguarda la scelta del candidato sindaco del centrodestra a Trento, Divina vede uno schema già noto: “Le trattative ricordano quelle di cinque anni fa, con continui rinvii e il susseguirsi di tanti nomi. Questo genere di dinamiche non è compreso né apprezzato dall'elettorato”.
L'auspicio, dunque, è quello di arrivare presto a una soluzione condivisa, sedendosi attorno a un tavolo per valorizzare le specificità di ogni partito, senza ulteriori bracci di ferro. “Mi auguro – conclude Divina – che, con la maturazione della classe politica, maturino anche i modi con cui ci si rapporta”.