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"Un segretario che sia "libero" da vincoli. E ci vuole anche un altro presidente". Il Patt a rischio spaccatura: Tonina, Kaswalder e Bosin contro Marchiori e Panizza

"In particolare - si legge nella nota ufficiale -, per quanto attiene la segreteria, in questo momento storico occorre riflettere anche sulle implicazioni che conseguono ai ruoli dell'attuale Segretario che, nell'esercizio del suo duplice ruolo di responsabile della linea politica del Partito e di assessore esterno nominato, non garantisce l'indipendenza e l'autonomia del Patt". Kaswalder: "Abbiamo bisogno di un segretario che sia libero"

Di D.L. - 06 ottobre 2024 - 21:01

TRENTO. I toni sono pacati, ma fermi. C'è la disponibilità a collaborare, a sedersi attorno ad un tavolo e discutere, ma i margini di "trattativa" sono ristretti. Per non dire inesistenti, soprattutto se affidati ad un documento ufficiale, inoltrato all'Ufficio Politico del Partito Autonomista Trentino Tirolese.

 

E dietro l'angolo, grande come una casa, c'è il rischio di una clamorosa "spaccatura" interna.

 

Il messaggio è chiaro ed è firmato da Mario Tonina, Walter Kaswalder e Maria Bosin, i tre consiglieri provinciali del Patt che sostengono la Giunta Provinciale della quale, come è noto, Tonina fa parte con un assessorato tra i più importanti e "pesanti", quello alla salute.

 

Cosa chiedono gli unici tre consiglieri eletti ad ottobre 2023? Semplice: un altro presidente e un altro segretario.

 

"In particolare - si legge nella nota ufficiale -, per quanto attiene la segreteria, in questo momento storico occorre riflettere anche sulle implicazioni che conseguono ai ruoli dell'attuale Segretario che, nell'esercizio del suo duplice ruolo di responsabile della linea politica del Partito e di assessore esterno nominato, non garantisce l'indipendenza e l'autonomia del Patt".

 

In poche parole: bocciato dagli elettori, il segretario del Patt Simone Marchiori, essendo stato inserito in Giunta come assessore tecnico dal Governatore Fugatti, non sarebbe "libero" di esprimere la linea del partito.

 

"E noi abbiamo bisogno di un segretario che, all'occorrenza - spiega Kaswalder - sia per l'appunto "libero" di muovere appunti e criticare anche l'operato del Presidente e della Giunta se ne ve fosse necessità, senza alcun tipo di legame o difficoltà. E, altro aspetto, il segretario deve essere espressione della linea del partito e non condizionato da altri fattori. Da parte nostra c'è la volontà di costruire e collaborare e non certamente di litigare. Da quel che ho percepito vi è la disponibilità da parte del segretario Marchiori di sedersi attorno ad un tavolo e, già la prossima settimana, ci dovrebbe essere un incontro. Che, mi auguro, possa essere produttivo per il futuro del Patt".

 

I tre consiglieri del Patt chiederanno a Marchiori di fare un passo indietro come segretario e, contestualmente, anche al presidente Franco Panizza. Che, dai "rumors" che provengono da palazzo, pare sarebbe disposto a farsi da parte per il bene del partito.

 

"Si proponeva quindi di individuare - prosegue il documento sottoscritto da Kaswalder, Tonina e Bosin -, tra una rosa di personalità selezionate di comune accordo, il nuovo Segretario, il nuovo Presidente nonché i rispettivi vice-Segretari e vice-Presidente. Al contempo si intende continuare a garantire il sostegno del gruppo consiliare a Simone Marchiori, nell'esclusiva veste di assessore esterno. Tale proposta, per la quale si chiede alla dirigenza Patt riscontro in tempi brevi, è da intendersi come presupposto per superare gli ostacoli creatisi a seguito delle elezioni provinciali e completare l'auspicato processo di unificazione con fiducia e sinergia".

 

In parole povere: Panizza e Marchiori rinuncino a ricandidarsi e l'attuale segretario continuerà ad avere il supporto del gruppo consiliare anche se è un "assessore esterno" e vengano individuati i nuovi vertici. Altrimenti? Altrimenti la spaccatura sarà inevitabile e per l'attuale segretario - assessore i tempi si prospetterebbero durissimi. A trecentosessanta gradi, ovvero all'interno del Patt, in Giunta e in Consiglio.

 

Qualche giorno e si farà chiarezza. Il congresso del Patt sarà ad inizio dicembre, ma non si arriverà a quella data senza una rotta ben precisa. E, facendo un passo indietro nel partito, Marchiori avrebbe sì l'appoggio dei "suoi" consiglieri, ma cosa ne penserebbero le altre forze di maggioranza (soprattutto il Presidente Fugatti e la Lega). Che senso avrebbe, a quel punto, avere un assessore esterno che non garantisce l'appoggio della sua formazione politica?

 

Si prospettano giorni difficilissimi per il Partito Autonomista Trentino Tirolese. Che ha perso anche tutti i "pezzi" in consiglio comunale a Trento dove, nel giro di due elezioni, passerà dal centro sinistra al centro destra. Anche se, a proposito di chiarezza, nessuno si è ancora espresso ufficialmente.

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