"Un giudice ci obbligherà a tenere in Italia pure questa preziosa "risorsa" straniera?" scrive Salvini commentando lo stupro della 14enne bolzanina
La giovane è stata violentata mentre aspettava l'autobus da un 40enne di origine pachistana che è stato arrestato poco dopo dagli agenti e condotto in carcere. Le parole di Salvini sono destinate a fare discutere, al pari di quelle utilizzate dal vice premier qualche giorno fa in occasione dell'uccisione da parte delle forze dell'ordine del 26enne maliano Moussa Diarra, che aveva cercato di accoltellare i poliziotti intervenuti per fermarlo
BOLZANO. La terribile vicenda della ragazzina di 14 anni stuprata a Bolzano nella serata di venerdì 25 ottobre (QUI ARTICOLO) da un 40enne di origine pachistana, è diventata di respiro nazionale.
Sulla vicenda è intervenuto, infatti, con un post sui propri canali ufficiali il vice presidente del Consiglio Matteo Salvini. "Vediamo se ci sarà anche in questo caso un giudice che ci obbligherà a tenere in Italia pure questa preziosa "risorsa" straniera" scrive il leader della Lega.
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Un post condiviso da Matteo Salvini (@matteosalviniofficial)
La ragazza, mentre era seduta sotto la pensilina e attendeva l'autobus nel rione Casanova, nel capoluogo bolzanino, è stata avvicinata dall'uomo, residente in città, con la scusa di ottenere indicazioni stradali, le ha fatto pesanti avances. La 14enne ha cercato di fuggire, intuendo il pericolo, ma è stata trascinata con forza dietro un cespuglio dal 40enne che l'ha violentata.
Dopo circa un quarto d'ora la ragazza è riuscita scappare in direzione di un passante che, vedendo la giovane in lacrime, ha allertato immediatamente le forze dell'ordine. Grazie alle indicazioni da parte di chi aveva visto il 40enne fuggire, nel giro di pochi minuti gli agenti lo hanno intercettato e fermato, mentre stava per salire su di un autobus.
L'uomo è stato arrestato e condotto in carcere per la possibilità di reiterazione del reato.
Il contenuto postato sui social da Salvini susciterà certamente polemiche, al pari di quello con cui, qualche giorno fa, aveva commentato la vicenda avvenuta alla stazione Porta Nuova di Verona, quando un 26enne di origine maliana, Moussa Diarra, era stato ucciso dalla polizia dopo aver preso a calci alcune auto e vetrice e tentato, successivamente, gli agenti intervenuti per fermarlo. "Con tutto il rispetto, non ci mancherà. Grazie ai poliziotti per aver fatto il loro dovere" erano state le parole del vicepremier sui propri canali.
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