Tumore al seno, "Il Trentino unico nel Nord Italia a non offrire lo screening alle 45-49enni", Parolari: "I soldi vengano usati per la salute e non per l'erba della Music Arena"
La consigliera provinciale del Partito Democratico, Francesca Parolari: "La Provincia ha rassicurato con l'ampliamento della prevenzione ma a oggi nulla si è mosso. E' assolutamente urgente che anche in Trentino lo screening sia esteso il prima possibile a tutte le donne in età 45-49 anni"
TRENTO. "Nel tumore al seno, il Trentino è l'unico territorio del Nord Italia a non offrire lo screening nella fascia 45-49 anni". Questo l'allarme lanciato da Francesca Parolari, consigliera provinciale del Partito Democratico. "Il Trentino deve trovare le risorse per l'adeguamento della dotazione organica dello screening mammografico. Usi i soldi a disposizione per fornire servizi che tutelano la salute e la vita delle proprie cittadine e non li sperperi in iniziative di nessuna utilità, per mantenere, per esempio, il manto erboso della Music Arena".
La consigliera provinciale del Partito Democratico parte dai dati forniti, in occasione dell'iniziativa "Mese rosa", dall'unità di senologia sull'incidenza del tumore al seno nell'anno 2023. Il numero di tumori nelle donne con meno di 50 anni preoccupa Parlari: ben 150 donne su 691, infatti, non hanno ancora 50 anni e sono al di fuori dei programmi di screening attivati in Trentino.
"Ricordiamo che la Giunta Provinciale nel luglio 2022 aveva deliberato l’avvio della estensione delle attività di screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella femminile alla fascia d’età 45-74, con un’offerta di screening ampliata in via preferenziale per le donne della fascia 70-74 anni e, in seguito, per le donne della fascia 45-49 anni previa acquisizione delle risorse professionali necessarie".
Il cronoprogramma prevedeva entro dicembre 2022 l’ampliamento della chiamata attiva alle donne con età 73-74 anni; entro il 2023 l’ampliamento della chiamata attiva alle donne con età 70-72 anni; entro il 2024 l’ampliamento della chiamata attiva alle donne con età 45-47 anni e quindi entro dicembre 2025 l’ampliamento della chiamata attiva alle donne con età 48-49 anni.
"Nel febbraio scorso ho presentato una specifica interrogazione per conoscere quale fosse lo stato dell'arte del programma di ampliamento delle attività di screening per la diagnosi precoce del tumore della mammella femminile. L'assessore Tonina rispondeva che l’ulteriore ampliamento, progressivo, alle donne 45-49enni, avrebbe comportato un incremento di circa 7.750 mammografie rispetto all’anno precedente e quindi l’incremento della dotazione di personale di almeno tre unità equivalenti di tecnici sanitari di radiologia medica".
L'assessore ha spiegato che si sarebbe partiti dalle 49enni, "con l’incremento di un tecnico, e con le successive fasce di età subordinatamente all’incremento degli ulteriori tecnici. A oggi nulla si è mosso, nemmeno con riferimento alle 49enni. Dalle informazioni a nostra disposizione, risulta che siamo gli unici nel Nord Italia a non offrire lo screening alle donne nella fascia 45-49 anni. Alla luce dei dati emersi e a fronte del fatto che più una donna è giovane e più il tumore è aggressivo, oltre alla circostanza che magari colpisce persone con figli piccoli quindi con pesante impatto su tutta la famiglia, è assolutamente urgente che anche in Trentino lo screening sia esteso il prima possibile a tutte le donne in età 45-49 anni, come avviene da anni in altre Regioni italiane".