Soppressa l'Unità di missione rete etnografica, piccoli musei ed ecomusei? Gerosa: "L'obiettivo è valorizzare questi enti con la Soprintendenza per i beni culturali"

TRENTO. L'Unità di missione semplice rete etnografica, dei piccoli musei ed ecomuseale è stata soppressa. Una decisione presa dalla Giunta provinciale su proposta della vice presidente Francesca Gerosa nel più ampio piano di riorganizzazione dei servizi. Il progetto è, infatti, di incardinare queste attività nell'Unità di missione strategica Soprintendenza per i beni e le attività culturali. E' stata definita anche la riorganizzazione dell’Agenzia coesione sociale.

"Nessun allarme", commenta Francesca Gerosa, vice presidente della Provincia e assessora alla cultura. “Credo molto in questi musei e per questo voglio dare loro più rilievo, così li abbiamo incardinati nella Umst". La Umse è stata inserita all’interno dell’Agenzia coesione sociale. “Questa scelta rientra nella filosofia di integrare le politiche tra loro e garantire una maggiore trasversalità tra i settori, pur mantenendo le peculiarità e le specificità dei singoli servizi".

La decorrenza di questa scelta diventa operativa dal 1 novembre. "L'intenzione è di valorizzare la rete etnografica, i piccoli musei e gli ecomusei. La mia visione è di caratterizzare il mio assessorato per la trasversalità e il dialogo tra le strutture che afferiscono a me. Il senso è puntare a un maggior coordinamento delle diverse aree, per questo li ho incardinati direttamente nella Umst Soprintendenza, e senza aumentare strutture abbiamo inserito la nuova Umse (denominata sviluppo e supporto alle politiche di coesione sociale) nell’Agenzia per la coesione sociale. A inizio legislatura ricordo poi che avevo incardinato l’Agenzia nel Dipartimento istruzione e cultura, togliendola dalla direzione generale, proprio nell’ottica di un lavoro integrato, più efficace".

Negli scorsi mesi è stata avviata la nuova organizzazione dell'Agenzia per la coesione sociale e si programmano novità nel campo della scuola. Intanto si procede con una rimodulazione dei servizi. La delibera, infatti, contiene diversi cambiamenti con l'Istituzione dell'Unità di missione semplice sviluppo e supporto alle politiche di coesione sociale con la scelta della vice presidente di inserire al suo interno l'ufficio family audit (che è diventato anche “marchi e certificazioni"), le politiche familiari, con la gestione degli interventi economici, il servizio civile, che è stato unito alle politiche per i giovani.

Alla direzione generale, oltre alla comunicazione "a cui è noto a tutti che tengo molto, afferiscono anche il supporto giuridico e amministrativo contabile e l'ufficio pari opportunità, a cui è stata aggiunta la dicitura 'progetti trasversali e integrati'. Sono soddisfatta perché la riorganizzazione è completata. L'idea è di avere una struttura più agile e 'dialogante' in modo trasversale, per evitare che i settori lavorino a comparti stagni e con l’obiettivo che ci sia un quadro d'insieme più coeso. Il tutto in collegamento anche con il Dipartimento sport, perché oltre ai grandi eventi e a tutto ciò che ruota attorno alla legge sullo sport, si possano creare nuove progettualità legate ai giovani, alle famiglie e alla scuola", conclude Gerosa.