Scricchiola la lista filo no-vax Jwa: Andreas Colli rompe con Anderlan e lascia il gruppo, ma resta in consiglio. I candidati: "Fatti da parte"
L'ex sindaco di Castelrotto ha comunicato la sua scelta con una lettera aperta: "Lavoro fatto finora non soddisfacente e addirittura controproduttivo"
BOLZANO. Chiamatele scosse di assestamento, o scricchiolii significativi: sta di fatto che in Alto Adige la lista di opposizione Jwa - guidata dall'ex comandante degli Schützen Jürgen Wirth Anderlan, noto principalmente per le sue posizioni no vax - perde uno dei componenti: l'ex sindaco di Castelrotto Andreas Colli ha infatti rotto con Anderlan e ha lasciato il gruppo consiliare con cui l'anno scorso si era candidato.
La comunicazione ufficiale è arrivata con una lettera aperta in cui ad essere specificato da Colli - anch'egli vicino al mondo no vax e in rotta con la Svp proprio sul tema della gestione della pandemia - è come il lavoro fatto finora non sia stato in grado di intercettare il bisogno di cambiamento, e come sia stato addirittura "non soddisfacente e in parte addirittura controproduttivo".
Alla base della scelta, in primis, alcune divergenze sulle modalità di lavoro in consiglio dove, a detta di Andreas Colli, a causa della poca voglia di collaborazione con la maggioranza di Anderlan molte mozioni presentata da Jwa vengono respinte.
Andreas Colli rimarrà comunque in consiglio provinciale come indipendente, con il numero dei gruppi "monopersona" che sale così a nove.
Jürgen Wirth Anderlan, dal canto suo, afferma di non comprendere le motivazioni dell'ormai ex componente del gruppo consigliare, specificando come in più occasioni gli abbia proposto un "incontro chiarificatore" che non è stato però mai accolto.
Più decisa invece la posizione dei consiglieri e candidati della lista Jwa, che in una lettera si dichiarano sopresi della decisione, pur essendo stati a conoscenza della presa di distanza di Colli da Anderlan.
"La lista è sinonimo di responsabilità personale e diversità di opinioni e ci sembra strano che ora parli di differenze politiche e di decisioni non concordate" si legge nel testo, nel quale si chiede a Colli come mai queste questioni non siano stato affrontate internamente "nei confronti che le sono stati proposti più volte".
"Come candidati e membri riteniamo incoerente e ingiusto nei confronti dei nostri elettori che lei voglia mantenere il mandato anche dopo aver lasciato la lista Jwa e non aver mantenuto la sua promessa elettorale" viene specificato nella lettera, che chiosa: "La invitiamo pertanto, come lei stesso scrive nel suo comunicato , a farsi da parte e a lasciare il mandato".