"Riunificazione dei ladini logica e legittima", il Procurador sulla lettera di Livinallongo a Mattarella: "La val di Fassa in Alto Adige? Avrebbe senso"
I ladini bellunesi tornano a rivendicare il passaggio all'Alto Adige. Il Procurador del Comun General: "Appoggiamo da sempre queste rivendicazioni". La val di Fassa chiederebbe di "trasferirsi" in Provincia di Bolzano? "Più coerente una comunità ladina riunita in un'unica cornice, intanto però bisogna lavorare per migliorare le tutele"
TRENTO. "La riunificazione dei ladini è un sentimento trasversale e appoggiamo da sempre il passaggio di Cortina, Livinallongo del Col di Lana e Colle Santa Lucia al Trentino Alto Adige", queste le parole di Giuseppe Detomas, Procurador General della val di Fassa. "L'aspirazione è logica e legittima per radici storiche e culturali".
Dopo i referendum del 2007 la voglia di cambiare Regione è tornata forte nel Bellunese, tanto che il Comune di Livinallongo del Col di Lana ha inviato una lettera al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (Qui articolo). "Sono passati quasi 20 anni da quel voto ma le ragioni sono valide e sosteniamo le istanze", ha spiegato Luca Guglielmi, assessore regionale e consigliere provinciale di Fassa. "L'attenzione del Dipartimento è massima e sosteniamo anche l'Istituto ladino dei Fodòm ma l'ultimo avvallo può arrivare solo da Bolzano e dal governo centrale. E' un iter strettamente amministrativo per il quale la Regione non ha competenza" (Qui articolo).
Ma è ritornata una certa pressione sul tema. "Nel Bellunese c'è una tutela dei ladini piuttosto blanda, normale che ci sia l'ambizione di riunirsi al Trentino Alto Adige", evidenzia Detomas. "Non possiamo che essere favorevoli a questo passaggio". Negli Anni '70 anche la val di Fassa chiese ufficialmente di passare alla Provincia di Bolzano.
"L'istituzione di un Comprensorio con la val di Fiemme non era la strada corretta e ci fu una grande mobilitazione", tanto che l'allora presidente della Provincia di Trento, Bruno Kessler, dovette cedere e si arrivò al Comune General de Fascia. La questione si è un po' raffreddata, anche se ogni tanto il territorio sembra strizzare l'occhio al vicino Alto Adige.
Un eventuale passaggio di porzioni del Bellunese alla Provincia di Bolzano cambierebbe le carte in tavola anche per la val di Fassa? "E' un tema ancora forte", prosegue il Procurador. "E' chiaro che avrebbe senso: la comunità ladina riunita in un'unica cornice avrebbe sicuramente un contesto più coerente".
Insomma, qualche rivendicazione c'è ancora anche in val di Fassa. "La priorità è potersi ritrovare almeno in un'unica Regione ma è chiaro che si potrebbe aprire con più forza una stagione di trattative, almeno per migliorare le tutele della comunità anche a fronte del peso sul Pil del Trentino che ogni anno garantisce il nostro territorio", conclude Detomas.