Per il centro sportivo a San Vincenzo non se ne parla. Il "piano B" potrebbe essere il sintetico al "Briamasco". L'assessore Panetta: "Solo voci, non abbiamo richieste ufficiali"
Da anni la società è alla ricerca di un punto di riferimento per gli allenamenti e l'attività giovanile. Il fondo in sintetico allo stadio di via Sanseverino permetterebbe di poter spostare lì anche l'intero polo logistico e il manto non sarebbe soggetto ad usura e potrebbe essere utilizzato in maniera continuativa da prima squadra e una parte delle giovanili
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TRENTO. La "voce" gira insistentemente da qualche settimana tra tifosi e addetti ai lavori, ma di passi ufficiali non ne sono ancora stati compiuti.
Certo è che, se l'intenzione fosse veramente quella di trasformare in sintetico il fondo dello stadio "Briamasco" di Trento, bisognerebbe fare in fretta, perché i tempi sono piuttosto stretti.
Da anni, quasi 10, il presidente del Trento Calcio Mauro Giacca sta cercando di dotare la società gialloblù di un centro sportivo ed è in costante contatto e "pressione" con le istituzioni (più quelle provinciali che comunali), affinché si trovi una soluzione. Il club di via Sanseverino è, probabilmente, tra i pochi in ambito professionistico a non avere un polo d'allenamento di riferimento.
L'ipotesi della realizzazione di un centro a Trento Sud, nell'area San Vincenzo, rimbalza ogni anno come una pallina da tennis quando dall'altra parte c'è Sinner ma poi, al dunque, nulla si è mai mosso concretamente. E, nel breve periodo, la situazione non sembra destinata a cambiare di una virgola, visto che la "Music Arena" continua e continuerà (almeno per la prossima estate) ad essere utilizzata come area per concerti, festival e altre manifestazioni artistico - musicali.
Ecco, allora, che per ovviare al problema, il cosiddetto "piano B", la società sta pensando di stendere il manto sintetico allo stadio "Briamasco" di Trento, che permetterebbe alla prima squadra gialloblù e ad una parte delle giovanili di poter usufruire in maniera continuativa dell'impianto di via Sanseverino senza mettere a dura prova il fondo.
E, aspetto tutt'altro che da trascurare - per non dire fondamentale - l'operazione permetterebbe alla società trentina di poter costituire l'intero polo logistico (i magazzini, le sale mediche, la palestra) in un'unica sede, senza essere costretta a "peregrinare" di campo in campo in città con grandi difficoltà.
Quello legato alle strutture d'allenamento è un problema che sembra non aver soluzione di continuità ed è uno dei motivi per cui l'attuale tecnico gialloblù Francesco Baldini sta meditando riguardo il proprio futuro: l'allenatore toscano, che tanto bene ha fatto da quando è arrivato sulla panchina del Trento vorrebbe restare, la società ha tutta l'intenzione di confermarlo, ma la mancanza di un punto di riferimento idoneo alle richieste rappresenta il primo ostacolo. Risolverlo vorrebbe dire "sbloccare" anche questa situazione.
Qualche giorno or sono, alla domanda sulle infrastrutture postagli in occasione della conferenza stampa di presentazione del nuovo direttore operativo Luca Piazzi, il presidente Giacca ha risposto: "Abbiamo pronto un piano B che vogliamo rendere operativo nel più breve tempo possibile. Sono fiducioso, le istituzioni hanno capito le nostre esigenze".
La via alternativa sarebbe, per l'appunto, quella di spostare tutto il centro operativo allo stadio, considerato anche che, a breve, la parte amministrativa si trasferirà nella nuove sede di piazza Santa Maria Maggiore e, dunque, i due ambiti resterebbero ben separati e ci sarebbe "spazio per tutti".
E il comune di Trento che ne pensa? Si può fare?
"I "rumors" li sentiamo tutti - commenta l'assessore comunale allo sport Salvatore Panetta -, ma certi argomento vanno discussi nel modo e nelle sedi giuste. Quindi, ad oggi, il comune di Trento non sa nulla di questa possibilità perché non ha ricevuto ufficialmente alcuna richiesta da parte del Trento Calcio. L'argomento non è stato trattato: se ci verrà posta tale, bisognerà sedersi attorno ad un tavolo e fare le riflessioni del caso. Altro non posso dire e non sono solito commentare le "voci" o le indiscrezioni. Quello che posso dire è che, negli anni, grazie ad una fattiva collaborazione con la Provincia, abbiamo consegnato alla società uno stadio che non in molti possono vantare in serie C. E, per la stagione 2023 - 2024, abbiamo dato in uso esclusivo il campo del Trentinello per gli allenamenti. La collaborazione è sempre stata fattiva ma, di certe cose, se ne parla nelle sedi istituzionali".
Per il Trento il fondo sintetico potrebbe essere la soluzione a tanti (non tutti, ma molti) problemi con la soddisfazione anche dei tifosi. Anche se, in città e negli ambienti della politica, sono già in molti a chiedersi: "Ok, ma perché allora non mettere il sintetico già lo scorso anno, quando il manto naturale è stato rifatto con una spesa di circa 140mila euro? Non si potevano risparmiare quei soldi e procedere già?".