Liste d'attesa per esami, visite e ricoveri: in arrivo l'Unità centrale di gestione e nuove misure. Tonina: "Una piccola rivoluzione"
L'obiettivo è arrivare a un gestione che sia efficiente, efficace e in grado di guardare al futuro, ecco tutti i dettagli
TRENTO. "Una piccola rivoluzione dei tempi d'attesa per esami, visite e ricoveri". È stato definito così il provvedimento approvato oggi dalla Giunta Provinciale di Trento che istituisce un Unità centrale di gestione dell'assistenza sanitaria e delle liste d'attesa. Ad essere adottate anche le linee di indirizzo che determinano un cambio di paradigma per quanto riguarda le liste di attesa, nell'ottica di migliorare la gestione della domanda e dell'offerta delle prestazioni sanitarie.
"Due sono i capisaldi della deliberazione odierna, da un lato l'istituzione di una Unità centrale di gestione, alla quale competerà poi la nomina di un responsabile unico che controlli il corretto funzionamento delle liste di attesa – spiega l'assessore provinciale alla salute Mario Tonina – dall'altro l'individuazione di linee di indirizzo che ci consentano un approccio davvero sistemico e coordinato al governo dei tempi di attesa e soprattutto che consentano di attuare una programmazione di lungo periodo che pur ribadendo l'importanza delle misure già in essere, come garantire l'apertura delle agende, individui ulteriori attività di ampio respiro".
Il riferimento, specifica Tonina, è "ad alcune azioni imprescindibili", come l'adozione di interventi di prevenzione che consentano di ridurre l’insorgenza delle malattie anche con attività di screening, per effettuare appunto diagnosi tempestive.
Ad essere previste sono alcune novità:
- Nel caso in cui non sia possibile garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa, si prevede la compartecipazione agli oneri per i cittadini che ricorrono a prestazioni svolte in regime di intramoenia, con questi che pagheranno solo il ticket.
- Si introducono misure per semplificare il completamento dell'iter diagnostico, anche nel caso di visite presso specialisti delle strutture private accreditate e convenzionate con il Servizio sanitario provinciale.
- Vengono definite ulteriori misure fra cui la presa in carico del paziente cronico, assicurando che le visite previste nel piano di cura siano programmate direttamente senza dover passare dal Cup.
- In tema di gestione della domanda si prevedono politiche attive di prevenzione e promozione della salute, fra cui appunto lo screening, puntando a rafforzare la telemedicina. Al contempo si inseriscono misure di comunicazione volte a promuovere un uso consapevole e appropriato del servizio sanitario provinciale da parte dei cittadini.
- In tema di gestione dell'offerta, oltre alla misure già in essere, si prevedono strumenti per l’individuazione di disponibilità aggiuntive all’interno delle agende di prenotazione e si disciplina la compartecipazione agli oneri per l'attività libero professione intramuraria, quale ulteriore canale da utilizzare nel caso in cui non sia possibile garantire il rispetto dei tempi di attesa.
Tornando all'Unità centrale – a cui spetta la nomina del responsabile unico provinciale dell’Assistenza Sanitaria (RUAS) che si dovrà occupare del rispetto dei criteri di efficienza nell'erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie e del corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa – questa sarà composta da: assessore alla salute in veste di presidente, dirigente generale del Dipartimento provinciale Salute, dirigente del Servizio Politiche sanitarie, direttore generale e direttore Sanitario dell’Apss.