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"L'autonomia si fa partendo dai territori che si sono espressi: no alla Valdastico". I Civici per l'Autonomia attaccano anche il Patt: "Silenzio assordante sull'argomento"

Ricordiamo in modo particolare anche il sit-in alla sorgente dello Spino del 17 ottobre 2021 organizzato anche dai vertici provinciali del partito. Cos’è cambiato da allora? Ci sono state le elezioni provinciali. Questo è quindi un altro forte indicatore di come il governo del partito non segua la propria base, ma sia influenzato in modo preponderante da altro tipo di logiche" scrivono Davide Gamberoni, Sara Turrini e Alessandro Gatti

Di D.L. - 24 ottobre 2024 - 17:55

ROVERETO. No alla Valdastico, senza "se" e senza "ma", perché l'opera sarebbe "devastante" dal punto di vista ambientale e "pericolosa" per l'equilibrio idrogeologico. E poi: i cittadini si sono già espressi in maniera contraria e netta alla realizzazione. Quale è dunque il concetto di autonomia se questo non parte dall'ascolto dei territori e di chi vi risiede?

 

Con una stoccata finale al Patt che, da fiero oppositore, una volta passato in maggioranza, adesso si dice favorevole all'opera il cui scopo, secondo i Civici per l'Autonomia, "è agevolare il Veneto, ma il Trentino non potrà mai diventare la sua stampella".

 

"La lista Civici per l’autonomia - si legge nella nota ufficiale - ha sempre sottolineato la sua contrarietà all’opera della Valdastico, in particolare con l'uscita a Rovereto sud, in quanto devastante dal punto di vista ambientale, dell'ecosistema paesaggistico e soprattutto pericolosa per l'aspetto idrogeologico con il coinvolgimento delle sorgenti dello Spino che riforniscono d’acqua gran parte della Vallagarina. Inoltre, sostenere che, con tale tracciato essa sia un’opera per risolvere il traffico che all’oggi attraversa la Valsugana è assolutamente privo di fondamento in quanto non vi sono dati a supporto di tale tesi ed il percorso non andrebbe neanche a ridurre il chilometraggio che gli autotrasportatori veneti percorrono per raggiungere il Brennero, aumentandone però i costi del pedaggio".

 

Dunque "no" all'opera, ricordando come i cittadini si siano già pronunciati senza possibilità di essere fraintesi sull'argomento: e l'autonomia, si chiedono i civici, non parte proprio dal concetto di ascoltare chi vive i territori?

 

"La discussione procede da giorni in Consiglio provinciale - prosegue il comunicato - in quanto è previsto nella revisione del PUP (Piano Urbanistico Provinciale) l'allargamento del corridoio est propedeutico alla Valdastico con uscita a Rovereto sud. Ma come può la Giunta provinciale sostenere questo disegno di legge tradendo le istanze dei territori interessati da tale opera? E’ bene ricordare che in Trentino l’autonomia si fa a partire dai territori e pertanto se Comuni, Comunità di Valle e gli stessi cittadini, tramite le numerose raccolte firme promosse in passato anche da alcuni che ora fanno parte dell’attuale maggioranza provinciale, sono contrari all’opera essi vanno ascoltati. Non vi sono studi che certificano le ricadute economiche positive sul nostro territorio, non vi sono garanzie di miglioramento per le attività commerciali trentine. Il reale scopo dell’opera è agevolare il Veneto, ma il Trentino non potrà mai diventare la sua stampella".

 

Poi l'attacco, diretto e senza troppi giri di parole, al Patt, partito dal quale provengono sia il consigliere comunale Davide Gamberoni che i referenti di lista Sara Turrini e Alessandro Gatti, che accusano le Stelle Alpine di aver cambiato clamorosamente opinione, visto che nel 2021 anche i vertici provinciali erano scesi in piazza per dire "no" alla Valdastico.

 

"Altra questione di non poco conto - concludono i Civici per l'Autonomia - è il silenzio assordante del Partito Autonomista Trentino Tirolese provinciale rispetto invece alla presa di posizione della sezione locale. Parte dei membri attuali della nostra lista come il consigliere comunale delegato al decentramento Davide Gamberoni, i referenti di lista Sara Turrini ed Alessandro Gatti, avevano già espresso durante la militanza nel Patt la loro contrarietà assoluta all’opera così proposta, con raccolta firme e manifestazioni. Ricordiamo in modo particolare anche il sit-in alla sorgente dello Spino del 17 ottobre 2021 organizzato anche dai vertici provinciali del partito. Cos’è cambiato da allora? Ci sono state le elezioni provinciali. Questo è quindi un altro forte indicatore di come il governo del partito non segua la propria base, ma sia influenzato in modo preponderante da altro tipo di logiche. La qualità di vita dei Trentini e in modo particolare dei Roveretani è quello che a noi, Civici per l’Autonomia, sta più a cuore assieme alla tutela e alla salvaguardia del nostro territorio: per questo continueremo a sostenere e difendere la nostra autonomia senza essere succubi di decisioni oltre confine".

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