Contenuto sponsorizzato

Il Patt con il centro destra alle Comunali a Trento? Non potrà fare altrimenti. Intanto in via Belenzani non vi è più traccia delle Stelle Alpine. E il partito è "spaccato"

Il silenzio "assordante" riguardo alle prossime elezioni comunali del partito delle Stelle Alpine è frutto anche della spaccatura interna con Tonina, Kaswalder e Grisenti che spingono per un cambio di governance, ma Panizza e Marchiori tengono duro. Impensabile, però, che si attenda dicembre, quando è programmato il congresso. Intanto in Consiglio Comunale non vi è più alcun rappresentante del Patt

Di D:L. - 20 settembre 2024 - 12:45

TRENTO. "E il coccodrillo come fa? Non c'è nessuno che lo sa".

 

Non siamo allo Zecchino d'Oro, ovviamente, ma il ritornello di una delle più celebri canzoni del festival musicale dedicato ai bambini più famoso in Europa, potrebbe diventare la perfetta colonna sonora per raccontare la situazione "kafkiana" che sta vivendo il Patt.

 

Il "coccodrillo" in questione è, infatti, il Partito Autonomista Trentino Tirolese e cosa voglia fare alle elezioni comunali di Trento nessuno lo sa.

 

Forse nemmeno chi guida il partito, che a dicembre si ritroverà a congresso per il rinnovo delle cariche e sarà certamente "spaccato" sia al momento della discussione che quando si procederà con la votazione: da una parte il presidente Franco Panizza che si sta spendendo per propria riconferma e quella del segretario provinciale Simone Marchiori, dall'altra l'assessore Mario Tonina, l'ex presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder e Silvano Grisenti, che spingono per un cambio radicale al vertice.

 

Intanto, però, ben prima di dicembre, il partito degli autonomisti dovrà decidere da che parte stare alle prossime elezioni comunali, in programma tra appena sette mesi e mezzo. Quasi sicuramente il Patt continuerà la propria "avventura" nel centro destra, ma per ora nessuno proferisce parola.

 

Certo è che avrebbe del clamoroso il Patt alleato in Provincia con Lega e Fratelli d'Italia e in Comune con Pd, Campobase e le altre forze di centro sinistra.

 

La coalizione di centro destra non ha ancora indicato il nome del candidato (perché non c'è) che avrà l'improbo compito di sfidare Franco Ianeselli, riconfermato alla guida della coalizione di centro sinistra e già in campagna elettorale. Considerando che l'attuale primo cittadino trentino parte da un amplissimo vantaggio nei consensi, il ritardo del centro destra è "manna" dal cielo per Ianeselli, le cui uniche difficoltà sono rappresentate dagli sterili attacchi dei consiglieri di Fratelli d'Italia, che ci provano a più riprese senza però colpo ferire.

 

Il Patt, dunque, è in ottima compagnia, ma è impensabile che la governance attenda il congresso di dicembre prima di esprimersi in maniera definitiva. Nel 2020 il partito autonomista sostenne Franco Ianeselli, ma nel giro di tre anni ha cambiato completamente schieramento, passando al centro destra e diventando forza di governo della Provincia.

 

In realtà del Patt non vi più alcuna traccia in consiglio comunale, visto che tutti gli eletti con le Stelle Alpine quattro anni fa hanno "salutato", a cominciare dall'attuale assessore al welfare di comunità Alberto Pedrotti (che a maggio dovrebbe correre con Campobase), mentre l'ex vice sindaco (ora consigliere provinciale) Roberto Stanchina aveva già traslocato in Campobase e i due consiglieri Tiziano Uez e Alberto Pattini (subentrato a Stanchina a dicembre 2023) a febbraio hanno fondato il gruppo Autonomisti per Trento.

 

Pattini e Uez saranno protagonisti anche nella nuova tornata elettorale nella lista civica "Ianeselli Sindaco", alla quale hanno già aderito anche l'assessora Monica Baggia e i consiglieri Francesca Fiori ed El Barji Assou.

 

Tempi duri, anzi durissimi, per il Partito degli Autonomisti che, nel caso in cui il centro destra dovesse presentare un candidato ritenuto eccessivamente "estremo", potrebbero anche decidere di "ballare da soli al primo turno. Prima, però, servirà l'inevitabile "via libera" di Fugatti e dei partiti che lo sostengono. E, in quel caso, il rischio di una brutta figura (i "cavalli di razza" cittadini se ne sono andati tutti) sarebbe più che concreto. Anzi, annunciato.

Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
In evidenza
Cronaca
24 gennaio - 09:04
La frana è avvenuta a Bagolino nel corso della notte, la strada Sp 669 è stata chiusa dalle forze dell'ordine. Questa mattina  interverranno [...]
Cronaca
24 gennaio - 06:00
Per gli addetti ai lavori la riforma firmata dal governo rappresenta “un pasticcio” su diversi fronti per quanto riguarda il mondo dei [...]
Cronaca
24 gennaio - 08:39
Non aveva con sé un cellulare e non aveva quindi potuto chiedere aiuto. Sul posto, una volta rintracciato, si sono portati i sanitari [...]
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato
Contenuto sponsorizzato