Elezioni anticipate in Trentino: a Luserna non ci sono candidati (per scelta dei cittadini), a Caldonazzo si sfidano Stefenelli, Antoniolli e Riccamboni

TRENTO. Tre candidati sindaco a Caldonazzo, nessuno a Luserna dove, dunque, proseguirà l'operato del commissario Nerio Giovanazzi.

Domenica 10 novembre sarà giornata di elezioni anticipate. Anzi no, perché bisogna parlare al singolare, visto che gli unici cittadini chiamati al voto saranno quelli di Caldonazzo, il comune della Valsugana di 4mila abitanti affacciato sulle rive dell'omonimo lago.

Si sarebbe dovuto votare anche a Luserna, ma l'assenza "consapevole" di candidati ha fatto sì che la consultazione elettorale venisse annullata: i cittadini del comune confinante con il Veneto (con i comuni di Valdastico, Pedemonte e Rotzo) hanno infatti scelto di non presentare alcun candidato e consentire all'esperto commissario Giovanazzi, in carica da aprile, di proseguire nel proprio percorso, atto smaltire tutto il "lavoro arretrato" a livello amministrativo.

Qualcuno, anche nel recente passato, ha auspicato una fusione tra i comuni di Lavarone e Luserna, passaggio questo però non consentito dal punto di vista legislativo. Il piccolo comune, che conta circa 300 abitanti e di estrazione germanofona, è infatti tutelato sia a livello internazionale dall'accordo De Gasperi - Gruber del 1946, che a livello regionale con lo Statuto d'Autonomia e provinciale, con una serie di norme specifiche.

A Caldonazzo, invece, si voterà eccome. A luglio l'ormai ex sindaca Elisabetta Wolf aveva prima deciso di cambiare l'intera Giunta e poi rassegnato le proprie dimissioni. Il "casus belli" era stata la decisione di presentare un ricorso al Consiglio di Stato, senza la condivisione da parte dei "colleghi" di Giunta, contro la decisione della scuola dell'infanzia (votata dai genitori degli alunni) di uscire dalla Federazione provinciale delle scuole materne per passare alla gestione provinciale.

La frattura all'interno alla maggioranza aveva indotto la prima cittadina a farsi da parte e la gestione del comune era stata affidata, anche in questo caso, ad un commissario straordinario, individuato nella figura dell'ex assessore provinciale Tiziano Mellarini.

Domenica i seggi saranno aperti dalle 7 alle 21 e lo spoglio inizierà subito dopo la chiusura. A contendersi la poltrona di primo cittadino saranno l'esperto Carlo Stefenelli, già sindaco di Levico Terme dal 2000 al 2010 e, in precedenza, consigliere comunale a Trento dal 1985 al 1993 e assessore alla cultura, pubblica istruzione e biblioteche del capoluogo dal 1993 al 1995 nella prima giunta Dellai, l'assessore uscente all'agricoltura Giampaolo Antoniolli e Stefano Riccamboni, già direttore generale di Trentino Riscossioni.

Stefenelli sarà sostenuto dalle liste "Caldonazzo nel cuore - Carlo Stefenelli sindaco" e "Insieme cambiamo passo" che presenteranno 18 candidati consiglieri ciascuna, mentre Antoniolli sarà supportato dalla lista civica "Uniti per Caldonazzo Brenta Lochere" con 15 candidati ad un posto in consiglio e Riccamboni sarà alla guida della lista "Vivere "Caldonazzo" che presenterà 13 aspiranti consiglieri.

Uno dei temi certamente "caldi" della campagna elettorale è stato proprio il ricorso pendente al Consiglio di Stato: Antoniolli e Riccamboni sono a favore del ritiro immediato del provvedimento così come Stefenelli, che però ha specificato che serve un aiuto da parte di piazza Dante per finanziare il passaggio dalla Federazione alla gestione provinciale.