Diga del Vanoi, il ministero approva la richiesta di accesso agli atti. Una vittoria per la Provincia di Belluno, garante della montagna e delle comunità di confine
I dati riguardano la fase istruttoria del progetto per l’accesso ai finanziamenti pubblici e saranno utili a determinarne il futuro dell'opera, in linea con la contrarietà votata all'unanimità dal consiglio a ottobre 2023
BELLUNO. La Provincia di Belluno ora potrà esaminare nel dettaglio i dati relativi alla diga del Vanoi.
Il via libera alla richiesta avanzata lo scorso febbraio da Palazzo Piloni è arrivato nella serata di ieri, giovedì 28 marzo, dal ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che ha provveduto a mettere a disposizione le cartelle con la relativa documentazione.
“In questo modo sarà possibile studiare attentamente la proposta presentata dal Consorzio di bonifica Brenta per la realizzazione del bacino artificiale sul Vanoi”, sottolinea il consigliere provinciale Simone Deola (nei mesi scorsi delegato all’Ambiente) il quale, su mandato del presidente Roberto Padrin, si era occupato direttamente del tema.
“La mole di dati è notevole e sarà analizzata in dettaglio nelle prossime settimane – aggiunge –, ma va sottolineata l’importanza della notizia, dato che la Provincia autonoma di Trento aveva ricevuto il diniego sulla medesima richiesta di accesso agli atti: stavolta invece il Ministero ha rigettato l’opposizione presentata dal Consorzio Brenta che riteneva la nostra istanza non accoglibile”.
Dopo l’analisi attenta dei dati, che riguardano la fase istruttoria del progetto per l’accesso ai finanziamenti pubblici, la Provincia di Belluno potrà quindi decidere quale strada intraprendere rispetto al progetto, in linea con l’ordine del giorno di contrarietà all’opera già approvato a ottobre 2023.
“I dati serviranno per approfondire ulteriormente l’iter della questione e saranno a disposizione del nuovo consiglio provinciale”, prosegue Deola, ricordando come questi dati possano costituire “uno strumento fondamentale per rafforzare la posizione di contrasto alla realizzazione di quest'opera”.
Un passo avanti nella questione della diga che è stato ben accolto dal sindaco di Lamon, Loris Maccagnan, il quale ha lodato l'impegno della Provincia di Belluno, “garante delle esigenze della montagna” nel voler “approfondire le tematiche che riguardano il territorio”.
La documentazione fornita alla Provincia sarà ora “molto utile per capire tutti i dubbi che sono emersi nei mesi scorsi e chiarire il progetto del Consorzio Brenta”, continua, ricordando come l'ente abbia in precedenza tentato di opporsi all'accesso agli atti (un fatto di cui tenere conto, anche in vista dell'entrata in del nuovo consiglio provinciale).
La contrarietà della Provincia al progetto della diga è irreversibile, lo ha confermato il presidente Padrin durante il consiglio provinciale di insediamento, martedì scorso, ricordando come l'accesso agli atti sia comunque un ottimo risultato, utile per avere maggiore chiarezza sull'intera questione Vanoi.