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Cpr a Trento, Rossi: "Solidarietà a Ianeselli, governa con compagni lontani dalla realtà". Ferrari? "In Provincia ha aperto le strade alla Lega, no allo stesso errore nel capoluogo"

L'intervento dell'ex presidente della Provincia dopo le reazioni del centrosinistra alla costruzione a Trento di un Centro di Permanenza per i rimpatri. Sulla posizione di Ianeselli, Rossi spiega: "Ha fatto lo sforzo di conciliare determinati valori importanti e che devono essere riaffermati con l'esigenza di concretezza necessaria per governare". Duro sull'intervento di Sara Ferrari: "Nel 2018 ha aperto le porte del Trentino a Fugatti. Ora pontifica dicendo che la Provincia di Trento era a quel tempo ai massimi livelli: è vero, ma chi c'era a governare?”

Di G.Fin - 23 settembre 2024 - 06:01

TRENTO. “Da tempo ormai mi astengo dal commentare qualsiasi cosa ma dopo gli ultimi fatti e gli interventi non potevo rimanere zitto”. L'ex presidente della Provincia Ugo Rossi è un fiume in piena. Il tema è quello della futura costruzione del Centro di permanenza per i rimpatri, la posizione equilibrata che ha assunto il sindaco di Trento Franco Ianeselli ma dall'altro gli interventi che sono arrivati invece dal centrosinistra, come quello della deputata del Pd Sara Ferrari che ha chiamato la società trentina a scendere in piazza per chiedere il ritorno dell'accoglienza diffusa. 

 

La mia solidarietà va prima di tutto al sindaco di Trento Franco Ianeselli sulla vicenda del Cpr - ha spiegato Rossi a il Dolomiti - ma anche sulle difficoltà, in quest'epoca di cultura destroide, di riuscire a governare bene, come fa, una città come Trento. E tutto questo nonostante dei compagni di viaggio, ed ecco il secondo motivo della mia solidarietà, di cui l'onorevole Sara Ferrari ne è l'esempio lampante, che non si rendono conto che sbandierare la solidarietà può andar bene a raccattare qualche voto ma poi bisogna governare ed essere concreti”. 

 

Il tema dell'accoglienza diffusa sta a cuore a Ugo Rossi e lo dimostra anche il fatto che durante i suoi cinque anni di presidenza sono stati tantissimi i progetti messi in campo facendo diventare il Trentino un esempio anche per le altre regioni italiane. 

 

Certamente vogliamo e dobbiamo essere accoglienti – spiega Rossi –  e lo dice il presidente della Provincia che dell'accoglienza diffusa ha fatto uno dei suoi pilastri di legislatura. Ma non possiamo dimenticare che ci sono delle modalità di rispetto delle leggi che richiedono contesti organizzativi come i Cpr. Queste strutture devono ovviamente seguire tutte le regole del caso rispettando i diritti delle persone, ma se possono essere utili per accelerare i processi di espulsione quando la giustizia li ha sanciti allora devono essere fatti”.

 

Ianeselli, ha spiegato l'ex presidente, “ha fatto lo sforzo di conciliare determinati valori importanti e che devono essere riaffermati con l'esigenza di concretezza necessaria per governare e per essere vicini alla percezione delle persone”. 

 

Nonostante il centrosinistra sia contro la creazione di centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) è bene ricordare che queste strutture, un tempo chiamate Cie, hanno trovato la nuova ridenominazione e riorganizzazione con il Decreto Minniti-Orlando e quindi durante un governo proprio del centrosinistra con la previsione anche di un ampliamento della rete e l’apertura di nuovi centri da collocare preferibilmente in aree extraurbane. 

 

Sempre tornando sugli interventi del centrosinistra degli ultimi giorni, Ugo Rossi spiega: “Anche io ho vissuto un'esperienza di governo con persone come Sara Ferrari che ha passato gli ultimi cinque anni all'opposizione a ricordare  come eravamo bravi noi per dire che la Lega di Salvini sbagliava tutto. Dimenticando, però, che lei è il massimo artefice del voto contrario del Pd alla riconferma di Rossi presidente che era stato proprio colui che aveva portato avanti quelle politiche che lei continua a declinare come migliori a partire dall'accoglienza diffusa”. 

 

Gente, attacca l'ex presidente “lontana dalla realtà e che lavora solo per i voti personali”. “Sara Ferrari è stata cinque anni in giunta con me – spiega Rossi – a contestare su tutto e poi aprendo le porte del Trentino a Fugatti. Ora pontifica dicendo che la Provincia di Trento era a quel tempo ai massimi livelli: è vero, ma chi c'era a governare?”

 

L'appello di Rossi per quanto riguarda il comune di Trento è quello di non prendere la stessa strada intrapresa nel 2018 con la Provincia. “E' il modo migliore, nascondendo la faccia davanti alla realtà,  per aprire ancora una volta le strade al centrodestra e alla cultura che certamente anche io non apprezzo. Facciamo attenzione, un'esperienza l'abbiamo già vissuta. Sarebbe meglio che l'onorevole si occupasse del lavoro parlamentare lasciando fare a chi, come Ianeselli, cerca di conciliare i valori con la fatica del governare di tutti i giorni con anche il rispetto delle regole. Quello che stiamo vedendo purtroppo, è l'ennesimo assist ad una cultura di un certo tipo. Ferrari l'ha già fatto una volta, per cortesia evitiamo”.

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