Comunali Trento, il centrodestra compatto su Giacca. Ipotesi programma: "La sicurezza? Narrazione semplicistica del centrosinistra che abbonda in distinguo e frammentazioni"
Da Lega a Fratelli d'Italia, dal Patt a La Civica: tutto ormai sembra pronto ma si prende ancora tempo fino all'ufficialità che ormai sembra questione di qualche settimana. Intanto vengono delineati i primi temi del programma
TRENTO. Mancava solamente il suo "sì" che, evidentemente, è arrivato. O forse, in via ufficiosa, il suo "ok, ci sto" era già stato comunicato ai diretti interessati già alcuni giorni fa quando abbiamo raccontato (QUI ARTICOLO) che l'intera coalizione di centrodestra era allineata e convinta nel puntare sull'imprenditore trentino Mauro Giacca come candidato alla poltrona di sindaco di Trento alle prossime elezioni comunali. Tutto ormai sembra pronto, i partiti piuttosto convinti pronti a schierare i big e i vertici per la campagna elettorale ma si prende ancora tempo fino all'ufficialità che ormai sembra questione di qualche settimana.
Il diretto interessato, dal canto suo, la propria disponibilità a sedersi attorno ad un tavolo l'aveva già esplicitata (QUI ARTICOLO), non nascondendo che la proposta di "correre" per diventare il primo cittadino della sua città lo aveva inorgoglito parecchio.
Restavano da valutare alcune situazioni che, evidentemente, sono state analizzate in maniera dettagliata sia dal 53enne imprenditore trentino (che, in questi giorni, "saggiamente" sta cercando di defilarsi mediaticamente, visto che il suo nome rimbalza ormai di continuo) che dai partiti che compongono la coalizione che, dal 2018, governa la Provincia di Trento.
Il nome di Mauro Giacca è arrivato, probabilmente, direttamente dal presidente Maurizio Fugatti, a lui legato da profonda amicizia, con il beneplacito della vice presidente Francesca Gerosa e dell'ex assessore, ora consigliere leghista, Mirko Bisesti.
La Lega attende, non sembra voler compiere passi troppo lunghi. "Aspettiamo - dice il segretario Diego Binelli - quando ci sarà il nome penseremo alle elezioni e alle linee programmatiche con gli alleati". Ma la sensazione è che i partiti hanno detto subito "sì". A cominciare da Fratelli d'Italia. Un po' di prudenza (ma non troppa) c'è ancora, ma appare evidente come quello di Giacca sia il nome preferito da tutti. E, soprattutto, la sua candidatura unisce in maniera trasversale il centrodestra in città.
"Mauro Giacca gode della nostra stima - spiega Alessandro Iurlaro, presidente di Fratelli d'Italia del Trentino - ed è una figura assolutamente interessante. Tutte le forze di coalizione sono disponibili a prendere in considerazione il suo nome". Il che significa: sì, per noi va benissimo.
I tempi stringono, dunque a quando l'annuncio ufficiale e lo start della campagna elettorale. "Penso il 7 dicembre - prosegue Iurlaro - ma forse anche prima. Il programma? Beh, di quello bisognerà discuterne con il candidato sindaco, ma i temi sono tantissimi. Sicurezza, viabilità, l'emergenza casa, tanto per citarne alcuni. Cosa potrà portare al centrodestra? Questo, per correttezza, bisogna chiederlo a lui".
Quello di Giacca è un profilo che piace anche a La Civica. "C'è un iter di coalizione perché la proposta deve essere unitaria e non arrivare poco convinti internamente con cinque anni fa (il riferimento è alla staffetta Baracetti-Merler in corsa)", dice Mattia Gottardi, assessore provinciale e presidente del movimento. "A ogni modo è una figura che andrebbe bene e coerente con la proposta che cerchiamo per la città. Un imprenditore di successo e una persona che ha preso una società sportiva fallita e l'ha portata tra i professionisti. I risultati poi sono stati raggiunti attraverso un percorso e il coinvolgimento del territorio: non improvvisa nulla. Riesce inoltre a stare tra la gente, entra facilmente in empatia con gli altri e sa fare squadra".
Qualcosa in più di un semaforo verde e si pensa anche al programma, con tutte le premesse del caso sul confronto, sul coinvolgimento dei consiglieri, delle sezioni e sull'importanza della capacità di interpretare i temi da parte del candidato sindaco.
"Ci sono molti investimenti che orbitano sulla città: ci sono cantieri da concludere come l'ex Italcementi, altri da aprire come per la funivie e bisogna anche ripensare all'area ex ferrovia", aggiunge Gottardi. "Partite che possono disegnare il futuro del capoluogo e sulle quali siamo compatti mentre l'attuale maggioranza comunale evidenzia diversi distinguo e molte frammentazioni". Un tema è la sicurezza. "C'è una narrazione un po' semplicistica del centrosinistra. La situazione non è certamente come in altre città ma non bisogna accontentarsi o sottovalutare la questione".
E il Patt? "Il profilo di Giacca corrisponde all'identikit: esponente della società civile, popolare e impegnato anche a livello associativo", commenta Simone Marchiori, assessore provinciale e segretario politico degli autonomisti. "Non sarebbe una candidatura di partito e questo è per noi fondamentale". Insomma, piace. "Aspettiamo una risposta". Cinque anni fa le Stelle Alpine si sono schierate con Franco Ianeselli, oggi il quadro è diverso e il sostegno va al centrodestra. Dopo le provinciali l'alleanza è ancora più strutturale. "Le scelte prese a livello provinciale hanno un peso".
Tutto qui? Qualcosa comunque deve non aver funzionato per rafforzare la decisione di un cambio di direzione. "Nulla contro la persona, ma qualche tema non è risolto. Ci sarà un confronto con la sezione del capoluogo ma sicuramente un tema è quello del decentramento con le circoscrizioni che sono oggettivamente in difficoltà e i problemi si ripercuotono poi sull'erogazione e sull'efficienza dei servizi ai cittadini". Non è l'unico punto in cima all'agenda. "La vivibilità può essere migliorata e la qualità di vita deve restare alta: ci si deve riappropriare di alcune aree. La città è un punto di riferimento delle valli e il traffico è congestionato. Non è colpa del sindaco magari ma qualcosa si può fare per trovare soluzioni. Abbiamo davanti molte sfide politiche", conclude Marchiori.