Comunali, Giacca verso il "No, grazie" per restare alla guida del Trento calcio. Il centrodestra che fa? Spunta un nome nuovo

TRENTO. Tutti sono più o meno d'accordo, ci sarebbe pure la disponibilità del diretto interessato a valutare la proposta ma passano i giorni e la situazione non si è ancora sbloccata. La coalizione di centrodestra ancora non ha una data precisa per ufficializzare Mauro Giacca come candidato sindaco per la città di Trento. E sembra che le quotazioni siano in discesa perché proprio il numero uno del Trento calcio potrebbe chiamarsi fuori dalla competizione elettorale.

Le riserve non sono state ancora sciolte e l'imprenditore sarebbe in una fase di profonda, profondissima, riflessione. Lusingato sì, tentato pure, convinto a questo punto per nulla. Per questo emerge ora il nome di Silvia Di Rosa, presidente dell'Ordine degli ingegneri, la quale però smentisce un interesse a scendere in politica (Qui replica di Silvia Di Rosa, presidente dell'Ordine degli ingegneri).

Un "ok" di massima sarebbe arrivato da parte dell'imprenditore. Un nome che piace a tutte le anime della coalizione, dalla Lega a Fratelli d'Italia, da La Civica al Patt: una figura unitaria, conosciuta e in grado di contendere la poltrona di palazzo Geremia a Franco Ianeselli. C'è pure la profonda amicizia che lega Giacca al governatore della Provincia, Maurizio Fugatti. Ma non c'è ancora il semaforo verde.

E anzi Giacca sarebbe pronto a sfilarsi, più intenzionato a portare avanti l'esperienza alla guida del Trento calcio (rilevato dal fallimento in Promozione, i gialloblù sono oggi terzi in classifica in serie C) e gestire da via Sanseverino la partita sul nuovo stadio. La discesa in politica richiederebbe un passo indietro. Senza dimenticare che è un imprenditore in primis. E' chiaro che l'incarico di sindaco andrebbe a sottrarre energie all'azienda e, probabilmente, richiederebbe un profondo cambio organizzativo per evitare potenziali conflitti d'interesse.

Da queste motivazioni, quando tutto sembrava ormai apparecchiato, l'inaspettato, per certi versi, passo indietro. E il centrodestra si troverebbe a dover ricominciare il casting dall'inizio. Altre settimane di discussioni, di rilanci e di possibili nomi mentre il tempo passa. Gli alleati si troverebbero a dover rivalutare i possibili candidati.

In attesa che i partiti sfoderino dalla manica altre carte, ci sarebbe sul tavolo un nome avanzato dagli scorsi vertici, quello di Silvia Di Rosa. Laureata in Ingegneria dei materiali con orientamento meccanico all’Università di Trento, dopo aver lavorato per16 anni per aziende del gruppo Fiat, oggi si occupa di Business Development all'Esss Italy.

Da capire il peso delle ultime scelte, l'attuale presidente dell'Ordine è, infatti, tra i firmatari di un ricorso piuttosto pesante sul nuovo polo ospedaliero universitario (Qui articolo). La diretta interessata però smentisce questa possibilità: "Non ho nessuna intenzione di scendere in politica. Smentisco nel modo più categorico possibile. E' una possibilità infondata" (Qui replica di Silvia Di Rosa, presidente dell'Ordine degli ingegneri).