Comunali a Trento, "Geat sarebbe un candidato sindaco credibile ma pronti a dialogare anche con Onda", Marini (5stelle) su Conte-Grillo: "Conflitto svilente"
E' un momento non semplice per il Movimento 5 stelle in Trentino: nessun eletto in Provincia e niente simbolo alle ultime elezioni a Rovereto. Si lavora per il prossimo anno con focus su Trento. Alex Marini: "Vogliamo aprire un dialogo con forze alternative a destra e sinistra". L'ex consigliere provinciale interviene sul braccio di ferro tra Conte e Grillo
TRENTO. Le forze politiche si muovono in vista delle elezioni comunali del prossimo anno con particolare attenzione al capoluogo. E il Movimento 5 stelle? A livello nazionale i riflettori sono puntati sul litigio tra Conte e Grillo mentre sul piano provinciale tutto sembra in stand by.
"C'è voglia di partecipare e buona parte dei protagonisti alle ultime elezioni provinciale è attiva". Queste le parole di Alex Marini, già consigliere provinciale del Movimento 5 stelle. "Ma per ora siamo un po' in stallo per la situazione a livello nazionale e per la necessità di trovare un altro coordinatore provinciale dopo il mio passo indietro".
L'ex consigliere provinciale recentemente ha rinunciato al ruolo di coordinatore provinciale ma nessuna polemica. "I motivi sono principalmente familiari e di lavoro", dice Marini. "Inoltre vorrei concentrarmi di più sulla presidenza di Più democrazia in Trentino e rilanciare l'attività. A breve ci sarà l'istituzione di una borsa di studio per premiare tesi sulla democrazia e l'organizzazione di un viaggio per studiare l'operatività del Consiglio del Canton Ticino".
Alle elezioni provinciali che hanno consegnato il Trentino a Lega e Fratelli d'Italia per il secondo mandato di Fugatti i pentastellati non hanno eletto consiglieri e il simbolo del Movimento 5 stelle non era presente all'ultima tornata amministrativa a Rovereto. Si cerca di riannodare i fili in vista del prossimo anno con focus soprattutto sulla corsa per Trento.
"La voglia è quella di non lavorare da soli ma in una coalizione in alternativa ai blocchi di centrodestra e centrosinistra. La stagione della corsa in solitaria è terminata e si devono cercare alleanze se si vuole incidere sul cambiamento. E' difficilissimo poter ottenere risultati se non c'è una base di consenso ampia: questa considerazione deriva dall'esperienza di 5 anni in Consiglio provinciale come unico rappresentante dei 5 stelle. E' complesso portare avanti le istanze per quanto si possa lavorare e produrre documenti se si è da soli".
Il centrodestra appare ancora in difficoltà nella ricerca del candidato sindaco mentre al netto della chiusura del perimetro della coalizione, il centrosinistra punta naturalmente sulla riconferma di Franco Ianeselli. Ma un po' tutti iniziano a muoversi: Claudio Geat è uscito allo scoperto e Onda popolare si è assicurata l'appoggio di due presidenti, un'ex presidente e alcuni consiglieri di circoscrizione.
"Siamo alla finestra e monitoriamo la situazione. La nostra idea è di predisporre alcune linee programmatiche e di non imporre candidati sindaci ma di aprire un dialogo", spiega Marini. "Crediamo che Geat sia un interlocutore interessante per carisma e credibilità. Qualche mese fa c'è stato un incontro ma, purtroppo, la pista si è un po' raffreddata".
Non si esclude anche la possibilità di una convergenza verso Onda, seppur i trascorsi con Filippo Degasperi non siano stati semplici. "Il gruppo territoriale non vuole avere preclusioni nei confronti di nessuno, il comportamento verso il Movimento 5 stelle non è stato il migliore possibile ma c'è una condivisione di valori e ideali. Sono convinto che la politica non si possa fermare ai personalismi e Degasperi è una persona che sa essere pragmatica: la maggioranza del gruppo territoriale sembra orientata a valutare tutte le opportunità, anche quella di voltare pagina e di andare oltre per il bene della comunità".
E' comunque una fase burrascosa per il Movimento 5 stelle con la rottura tra Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Una situazione che in questo momento non sembra aiutare il rilancio dei pentastellati. "In Parlamento il lavoro di opposizione non manca ma questo conflitto oscura un po' tutto. Spero che ci possano essere i margini per ricucire il rapporto perché questo litigio è molto svilente per gli attivisti".
Ma l'ex consigliere provinciale da che parte si schiera? "Non ho mai avuto il culto della leadership, nemmeno quando sono stati raggiunti i massimi risultati. Il confronto con i vertici è sempre stato orientato a ottenere il sostegno per realizzare gli obiettivi e dare senso ai valori del Movimento. Da un lato Conte rappresenta il volto e trasmette l'importanza del rispetto dello stato di diritto, che oggi si è un po' perso ma Grillo è il fondatore e questa non è solo una questione giuridica: in un momento di smarrimento della politica ha lanciato nuove idee e ha promosso temi importanti che erano stati dimenticati come la coesione sociale, l'ambiente e così via"
L'auspicio è che tutto possa rientrare e che i pentastellati possano trovare nuovo slancio. "Alla Lega c'è Salvini ormai da anni, Fratelli d'Italia è gestito dalla famiglia Meloni e affini mentre Elly Schlein risponde alla vecchia guardia del Partito Democratico. Il Movimento 5 stelle cerca di riformarsi attraverso un processo costituente innovativo e questo è appassionante perché può offrire un modello nuovo anche per gli altri partiti, un po' triste invece la narrazione sul braccio di ferro tra Conte e Grillo, la speranza è che si possa trovare una sintesi quanto prima", conclude Marini.