Centro per i rimpatri a Trento, Bisesti: "Un passo significativo per affrontare il problema della gestione degli immigrati irregolari coinvolti in episodi di criminalità"
L'intervento del capogruppo della Lega dopo l'annuncio di Fugatti: "In accordo con il Governo, stiamo dando risposte concrete su un tema centrale come la sicurezza"
TRENTO. “E' una risposta fondamentale per i cittadini”. Il consigliere provinciale e capogruppo della Lega Mirko Bisesti interviene sul progetto di creazione di un Centro di Permanenza per i Rimpatri a Trento dopo l'annuncio fatto dal governatore Fugatti.
In ambito regionale, sarà presente un Cpr sia in Trentino che in Alto Adige/Südtirol. Una iniziativa, spiegano i leghisti, che rappresenta un passo significativo per affrontare il problema della gestione degli immigrati irregolari coinvolti in episodi di criminalità e violenza.
"La gestione degli immigrati irregolari richiede diverse misure, e una di queste è sicuramente legata ai rimpatri. Il Cpr sarà uno strumento fondamentale per facilitare l'espulsione di coloro che, non avendo diritto a rimanere nel nostro Paese, si rendono protagonisti di comportamenti illeciti" ha affermato Bisesti.
Con una capacità ridotta, tra 20 e 25 posti, spiega il consigliere, la struttura sarà dimensionata per rispondere alle esigenze locali, evitando il sovraffollamento ma garantendo al contempo interventi tempestivi ed efficaci. La vicinanza alla Questura e alle principali vie di comunicazione costituisce un ulteriore vantaggio, che permetterà una gestione logistica ottimale e un'elevata operatività del centro. "Grazie al lavoro del Presidente Fugatti, in accordo con il Governo, stiamo dando risposte concrete su un tema centrale come la sicurezza, che riguarda tutti i cittadini. Non si tratta di un problema di percezione, come spesso sostenuto dal centro-sinistra cittadino, ma di una questione reale che deve essere affrontata con decisione.” ha così concluso il capogruppo della Lega.