Campobase sta con Ianeselli sul centro di permanenza per i rimpatri e attacca la Giunta Provinciale: "Ha distrutto il sistema d'accoglienza"

TRENTO. Campobase sta con il sindaco di Trento Franco Ianeselli e plaude alla "posizione equilibrata e responsabile" del primo cittadino di Trento riguardo la vicenda del centro di custodia degli stranieri in procinto di essere rimpatriati.

Nei giorni scorsi il Governatore trentino Maurizio Fugatti ha annunciato la costruzione di un centro di permanenza per i rimpatri sul territorio comunale. Ianeselli non ha detto "no", ma ha ribadito la necessità di dialogare e di confrontarsi attentamente sul tema prima di assumere decisioni definitive (QUI ARTICOLO).

Se si deve realizzare una struttura del genere - ha spiegato Ianeselli - dobbiamo avere l'ambizione di costruirne una d'eccellenza, perché è fondamentale tutelare la dignità delle persone. Sicuramente servirà un confronto. Che si parli di una struttura di 20 o 25 posti è già un aspetto positivo rispetto ai centri da 200 persone. Ho la consapevolezza che, se ci devono essere delle espulsioni, allora delle strutture del genere servono. Che poi ci siano persone ferme in questi centri per mesi o che in alcuni casi non siano espulse sappiamo benissimo che dipende dalla farraginosità del sistema. Non penso che questo sistema possa risolvere tutti i problemi. Ad aiutare dovrebbe essere la possibilità di accedere in maniera legale nel nostro Paese, avere dei permessi di lavoro e servizi per chi arriva”.

Campobase, che fa parte della coalizione che anche alle prossime elezioni comunali appoggerà Ianeselli, che si presenterà per un secondo mandato, sposa in pieno la linea dell'attuale primo cittadino del capoluogo e coglie l'occasione per criticare, ancora una volta, la politica del Governo e della Giunta provinciale, quest'ultima accusata di aver smantellato la rete di accoglienza.

"Il coordinamento cittadino di Trento - scrive Campobase nella propria nota ufficiale - condivide la posizione equilibrata e responsabile del Sindaco Ianeselli a proposito della ipotizzata attivazione a Trento di un Centro di custodia degli stranieri oggetto del provvedimento di rimpatrio. Tale ipotesi, peraltro, si inserisce in un quadro estremamente preoccupante. Il Governo Nazionale dimostra totale assenza di strategia in materia di politica migratoria. La Giunta Provinciale ci ha messo del suo, con lo smantellamento della rete diffusa di accoglienza e la sostanziale disattivazione di molti servizi di accompagnamento e di integrazione. Da ciò derivano i forti problemi di sicurezza che da tempo si registrano in particolare nella città di Trento. É questo che va contestato, con durezza, non l’ipotesi in sé di un Centro di custodia per chi è oggetto di provvedimento di rimpatrio. Una comunità accogliente deve impegnarsi per offrire opportunità di positiva integrazione - delle quali del resto ha assoluto bisogno, come gli indici demografici e le esigenze della società e delle imprese dicono con chiarezza - ma nel contempo deve garantire a tutti - ivi compresi i molti stranieri che si comportano bene - condizioni di sicurezza e sanzioni effettive verso chi viola le regole della comunità e della Legge. Serve che l’opposizione chieda a chi governa che il “mosaico” della politica migratoria sia finalmente composto anche in sede locale, senza ipocrisie demagogiche e scelte di corto respiro".