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Campobase risponde ad Iurlaro: "Ianeselli ha grande consenso in città e tutta la maggioranza è con lui. Prima di parlare il centro destra pensi a trovare un candidato"

Il consiglio spassionato a Iurlaro è di concentrarsi di più sul trovare un proprio candidato/a, cosa che appare piuttosto complicata, invece di fare operazioni di “distrazione di massa”. Esse esprimono solo il disperato tentativo della Destra di provare a mettere la propria bandiera anche sul governo della città di Trento, per completare - anche nel Capoluogo - l’opera di demolizione dell’Autonomia Trentina" tuona Campobase

Di D.L. - 31 ottobre 2024 - 17:03

TRENTO. Il sindaco Franco Ianeselli gode di grande consenso in città. E poi: la richiesta di ricandidatura è stata assolutamente condivisa, con forza, da tutte le forze politiche che compongono l'attuale maggioranza in consiglio comunale, senza alcuna interferenza da parte del primo cittadino.

 

E ad Alessandro Iurlaro, che nel corso di una lunga intervista a Il Dolomiti ha attaccato Ianeselli (QUI ARTICOLO), accusandolo di essere "l'uomo delle imposizioni dall'alto" e parlato della concreta possibilità da parte del centro destra di vincere le elezioni, il consiglio di guardare in casa propria e pensare a trovare un candidato anziché lanciarsi in operazioni di "distrazione di massa".

 

La risposta alle parole del presidente di Fratelli d'Italia del Trentino arriva dalla segreteria provinciale di Campobase (che si dimostra il partito più attivo della maggioranza: dal Pd nemmeno una parola, nemmeno in tale circostanza, ma non è una novità), che risponde punto su punto al numero uno del partito di Giorgia Meloni in provincia

 

"Siamo lieti di aver letto che il presidente di Fratelli d’Italia Iurlaro - si legge nella nota ufficiale - é contento di avere Franco Ianeselli come candidato Sindaco, perché si accorgerà di quanto consenso abbia in città. Vediamo che Iurlaro si limita a criticare, perché non è in grado di fare una sola proposta concreta sulla Trento del futuro. Ed è singolare che dichiari al riguardo di aspettare che sia il candidato/a designato/a della Destra a dire che idee avrà. L’amministrazione Ianeselli ha lavorato per trasformare la città in positivo, sia sul piano dei trasporti, sia sul piano della sostenibilità, sia sul piano delle grandi opere. È ovvio che chi fa può creare anche qualche disagio momentaneo, ma quello che conta è la continua, quotidiana, disponibilità al confronto con i cittadini e con le circoscrizioni per realizzare il disegno di una città sempre più a misura delle persone, anche attraverso l’interramento della ferrovia, la mobilità sostenibile, il sostegno dei più deboli, la giusta attenzione alla sicurezza. Su quest’ultimo tema Iurlaro sa bene che i disagi che i cittadini avvertono in alcuni dei rioni della città e sui quali Ianeselli è quotidianamente impegnato, in contatto con le forze dell’ordine, derivano in larga parte dalla scelta scellerata dell’amministrazione provinciale di concentrare tutti i richiedenti asilo in città, invece che sostenere l’accoglienza diffusa, che aveva dato grandi risultati ove attuata".

 

Poi ecco un'altra "sferzata" diretta alla coalizione di centro destra: invece di fare di operazione di "distrazione di massa", pensino a trovare un loro candidato sindaco, "cosa che appare piuttosto complicata".

 

"Quanto al fatto che tutto verrebbe calato dall’alto - conclude Campobase - forse Iurlaro è male informato. La richiesta di ricandidatura del Sindaco Ianeselli è scaturita da una riunione dei consiglieri comunali di maggioranza, i quali, ancora in estate, hanno chiesto all’unanimità alle forze politiche di esprimersi su questo tema e le forze politiche, senza alcuna interferenza da parte del Sindaco, hanno con grande convinzione condiviso la sua candidatura. Il consiglio spassionato a Iurlaro è di concentrarsi di più sul trovare un proprio candidato/a, cosa che appare piuttosto complicata, invece di fare operazioni di “distrazione di massa”. Esse esprimono solo il disperato tentativo della Destra di provare a mettere la propria bandiera anche sul governo della città di Trento, per completare - anche nel Capoluogo - l’opera di demolizione dell’Autonomia Trentina nella sua valenza più innovativa e per imporre (qui si, é giusto usare questo verbo) l’asservimento della Città al Potere provinciale".

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