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Bidoni e sacchetti abbandonati sui marciapiedi, senza curarsi di quando vengono ritirati. Geat: ''E chiediamo anche più cestini dopo che sono stati tolti tutti''

"Mi attiverò immediatamente per verificare la situazione - commenta Claudio Geat, presidente della Circoscrizione -: se ci sono problemi i cittadini possono contattarci. Per quanto concerne i cestini chiederemo non solo che non siano tolti, ma che ne venga predisposto qualcuno in più. La soluzione non può essere quella di rimuoverli anche nei grandi parcheggi con ex Zuffo e Italcementi. Si rischia d'incentivare la maleducazione"

Di D.L. - 10 aprile 2024 - 20:59

TRENTO. Bidoni e sacchetti della spazzatura in mezzo al marciapiede, lasciati lì incuranti di quale sia il giorno di ritiro delle varie tipologie di rifiuti. E, quando tira forte il veneto, capita spesso - per non dire sempre - di ritrovare i sacchetti anche a decine di metri di distanza dal punto di accumulo. Altrettanto sovente capita che le buste di plastica si rompano con conseguente spargimento del contenuto sull'asfalto.

 

Tutto questo accade non solamente in un unico punto di via Lavisotto: l'angolo tra il primo tratto della lunga via che costeggia il rione di Cristo Re (per intenderci quello in salita subito a destra del sottopassaggio di via Fratelli Fontana) e via Stoppani è ormai, da anni, ridotto ad un punto di accumulo indiscriminato di rifiuti di tutte le tipologie. Bidoni dell'umido e del "secco" l'uno a fianco all'altro, sacchetti azzurri degli imballaggi leggeri, oltre a buste di plastica "neutre" (molto spesso sacchetti della spesa dei supermercati), all'interno delle quali chissà cosa è stato messo, più rifiuti vari sparsi, tra cui vetri e indumenti.

 

I bidoni restano sul marciapiede anche diversi giorni (sino a quando le immondizie vengono ritirate). I motivi? In primis, certamente, lo scarso senso civico degli incivili che lasciano i rifiuti incuranti di quando questi verranno ritirati (senza preoccuparsi del fatto che i sacchetti possano rompersi o delle precipitazioni), in secondo luogo l'assenza o la scarsità di bidoni per alcuni caseggiati che, magari, necessiterebbero di un numero maggiore di contenitori, visto l'elevato numero di famiglie che vi risiedono.

 

Più di un abitante della zona ha fatto notare il problema: i rifiuti in strada rappresentano sia un problema di decoro che sanitario.

 

Abbiamo più volte provato a contattare telefonicamente l'assessora comunale Giulia Casonato, che tra le proprie competenza annovera anche quella riguardante le "iniziative rivolte alla promozione della raccolta differenziata e alle politiche di riduzione dei rifiuti", senza però ottenere mai risposta.

 

Abbiamo, allora, "girato" la domanda al presidente della circoscrizione Centro Storico - Piedicastello, Claudio Geat.

"Per quanto riguarda il discorso dei rifiuti in via Lavisotto - commenta Geat - mi attiverò immediatamente ed effettuerò personalmente un sopralluogo per verificare la situazione. Utilizzo anche questo canale per ribadire ai cittadini che, qualora vi fossero dei problemi legati alla mancanza o alla scarsezza di bidoni o all'ubicazione degli stessi, è possibile contattare la circoscrizione che interagisce direttamente con il servizio del comunale, con il quale il rapporto è sempre stato cordiale e fattivo. Poi, purtroppo, c'è chi rispetta le regole e, visto che ad esempio i bidoni del "secco" sono codificati, si potrebbe intervenire. Magari prima con un richiamo e poi, se il problema persiste con una sanzione. Dunque invito i cittadini che riscontrassero problematiche di questo tipo a renderci partecipi del problema. Abbiamo avuto segnalazioni dai comitati di quartiere dei Solteri e della Vela, ma nulla da Cristo Re".

 

Ma non è finita perché, in tema di rifiuti, c'è un altro problema che interessa tutta la città, quella riguardante i cestini. Che, detto per inciso, sono sempre meno in tutte le vie con inevitabili disagi per i padroni di animali ma anche per chi, semplicemente, deve gettare un piccolo oggetto.

 

"Proprio martedì sera - conclude il presidente della Circoscrizione - abbiamo votato un documento in commissione lavori pubblici per chiedere che non vengano rimossi. E anzi, ve ne sia un numero adeguato sul territorio. Parlando di via Lavisotto, ad esempio, la richiesta è di posizionarne uno ogni 150 metri e non uno e basta, come è in questo momento. Si tratta di una via di passaggio, frequentata molto anche da padroni di cani che, dunque, devono poter avere un contenitore dove buttare le deiezioni raccolte. Un altro importante aspetto della vicenda è quello riguardate il posizionamento dei .cestini nei parcheggi d'assestamento come l'ex Zuffo e l'Italcementi: il progetto è quello di toglierli, mentre noi chiediamo vengano lasciati dove sono. Così come nei parchi e nei luoghi dove sono presenti diversi esercizi che somministrano cibo d'asporto che, molto spesso, viene consumato in strada. Dunque perché non pensare, ad esempio nei parchi, di predisporre i cestini per la raccolta differenziata? Mi rendo conto che il processo sarà lungo e non semplice, ma da qualche parte bisogna pur cominciare. La soluzione non è certamente quella di rimuoverli. Si rischia d'incentivare la maleducazione"

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