Olimpiadi, la pista da bob di Cortina a rischio, il governo vota (all'unanimità) di "valutare soluzioni diverse". Guarda: "Spero vinca il buonsenso"
La Camera ha votato l'ordine del giorno dell'Alleanza Verdi Sinistra per "valutare l'opportunità di soluzioni diverse" rispetto alla realizzazione della pista da bob a Cortina. La consigliera regionale di Europa Verde, Cristina Guarda: "Spero vinca il buonsenso e nessuno spinga nella direzione di scelte insostenibili"
ROMA. La realizzazione della pista da bob a Cortina è sempre più a rischio. Non solo perché per ora non si è sbloccata la gara d'appalto per la costruzione, con i tempi sempre più stretti, ma anche perché il governo si è impegnato a "valutare l'opportunità di soluzioni diverse". E' stato approvato, all''unanimità, in parlamento l'ordine del giorno proposto alla Camera da Luana Zanella per l'Alleanza Verdi Sinistra.
"Non è stata accettata la proposta di Innsbruck - questo il commento di Cristina Guarda, consigliera regionale del Veneto in quota Europa Verde - ma rimane nero si bianco l'impegno a fermare il progetto di Cortina. Un risultato importantissimo. Una posizione politica finalmente equilibrata, con cui tutti si uniscono al nostro messaggio, che da anni ripeto in Consiglio regionale e assieme a cittadini e associazioni: 'Non spandiamo risorse pubbliche e non indebitiamo le comunità con opere dai conti in rosso".
Quella della pista del bob è una partita sempre più complessa con due gare d'appalto andate deserte. A questo si aggiunge che il costo è lievitato a 120 milioni con ripercussioni anche sul futuro con centinaia di migliaia di euro all'anno a carico dei territori solo per mantenerla in funzione. Da questi dati domenica 24 settembre è stata organizzata una grande manifestazione che ha portato le ragioni del ''no'' direttamente a Cortina. Nelle scorse ore c'è stata poi un'apertura del Veneto a valutare la fattibilità degli adeguamenti dell'impianto di Innsbruck (Qui articolo).
Ora anche il governo sembra intenzionato a tutti gli approfondimenti del caso. "Spero vivamente vinca di nuovo il buonsenso e nessuno spinga nella direzione di altre scelte insostenibili, andando in altri continenti o riaprendo la pista di Torino, purtroppo destinata a non reggere i costi milionari di gestione annuale (3mln annui secondo il dossier del Cio). Siano valutate oggettivamente le opzioni, comprese St. Moritz o Innsbruck-Igls, con incontri tecnici formali, anche assieme con il Comitato olimpico e le federazioni internazionali di bob, skeleton e slittino. Ringrazio tutti i cittadini che non si sono fatti intimorire, ma hanno continuato a esigere serietà e correttezza nell'uso dei soldi pubblici", conclude Guarda.