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"La crisi economica creata da due dementi che hanno detto che gli Stati potevano fallire", Tremonti sul destino dell'Europa: "Politica estera e esercito comuni"

Il presidente della Commissione esteri della Camera, Giulio Tremonti, sulla guerra in Ucraina: "Rotti gli schemi, ma impossibile un'Europa senza Nato ma anche una Nato senza un'Europa più forte"

Di L.A. - 28 maggio 2023 - 16:42

TRENTO. "E' impossibile pensare all'Europa senza Nato, ma anche alla Nato senza un'Europa più forte". A dirlo è Giulio Tremonti, presidente della Commissione esteri della Camera, ex ministro dell'Economia, nell'incontro "Il destino dell'Europa" nell'ambito del Festival dell'Economia. "Nel futuro ci sono politica estera ed esercito comuni".

 

L'ex ministro dell'economia ha affrontato gli scenari con la guerra in corso in Ucraina a seguito dell'aggressione militare della Russia a febbraio nell'anno scorso. "L'Europa non sarà più quella di prima. E la salvezza è diventare più unita".

 

L'invasione ha rotto gli schemi, "dell'Europa, dall'Atlantico agli Urali e dal lato della Germania - prosegue Tremonti - rompe lo schema portato avanti importando energia dalla Russia ed esportando in Cina. La guerra interrompe questo schema. Impossibile pensare dopo la guerra di Putin a uno scenario uguale a quello di prima. La mia speranza è che sia una Europa più unita".

 

Il futuro, per il presidente della Commissione esteri della Camera, è una politica estera e un esercito europeo. "Andiamo verso quella direzione e dobbiamo andare verso quella direzione: l'Europa deve essere una combinazione tra Nazioni e spiriti comune".

 

Il presidente della Commissione esteri della Camera ha poi affrontato la crisi del 2009 iniziata con il debito in Grecia e sfociata nel 2011 in Italia, un contesto complesso che poi ha portato alle dimissioni del governo Berlusconi, di cui Tremonti era ministro dell'economia. Una crisi che poi aveva portato la Bce, allora guidata da Mario Draghi, a intervenire con il "whatever it takes" per evitare il fallimento del Paese ellenico.

 

"I rischi sull'Europa non sono italiani ma che mondo sarà finita la guerra. Temo la massa sconfinata di liquidità creata negli ultimi 10 anni, siamo sicuri che non genera rischi sull'economia dell'Occidente?", chiede Tremonti, che precisa "Per me è stata una follia creare quella massa monetaria. Spero che non sia così ma se c'è un rischio viene da quelle dimensioni: quando è stato salvato l'euro con il 'whatever it takes' dalla crisi, la crisi l'avevano creata due dementi, Merkel e Sarkozy, che hanno detto che gli Stati potevano fallire. Dopo 10 anni di errori, parliamo di 'whatever mistakes'. In questo quadro non ho paura della non realizzazione completa del Pnrr ma di quello che può succedere da quella roba lì (la liquidità molto elevata)".

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