Disastro Conte, il Paese non lo segue. L'appello dei sanitari a Draghi: ''Fermarsi adesso sarebbe un errore imperdonabile''
Dopo gli appelli delle categorie economiche arrivano anche medici, infermieri, assistenti sociali che chiedono al governo di non mollare. La crisi aperta dal Movimento 5 Stelle non trova consenso se non in casa di qualche irriducibile grillino, nelle frange di estrema destra (che sperano di capitalizzare il consenso di Fratelli d'Italia) e di estrema sinistra (che in Italia sono convinti che con bonus e contributi si aiutino le fasce più povere)
TRENTO. L'appello alla responsabilità arriva da ogni comparto. Il governo di Mario Draghi non deve cadere e, di conseguenza, l'operazione scriteriata ed egoistica del Movimento 5 Stelle deve concludersi, in pieno stile 5 Stelle, con un nulla di fatto.
E' fortissima la richiesta rivolta dal tessuto sociale a non interrompere questa esperienza di governo. Con o senza i 5 Stelle, a questo punto conta poco. Forse, anzi, vista l'incapacità anche politica oltre che gestionale del gruppo di Conte, meglio senza, lasciandoli fuori dall'asse di maggioranza a pensare a loro stessi tenendosi ben lontani dagli interessi degli italiani. D'altronde lo hanno chiarito in Senato per bocca di Mariolina Castellone durante la dichiarazione di voto in aula per il ddl Aiuti: ''Ci asteniamo per difendere la dignità di un gruppo parlamentare e di una forza politica che si comporta da anni con lealtà ma subisce attacchi vergognosi''. Insomma si mette in crisi il Paese per i propri interessi, per difendere quei pochi punti percentuali di consenso che ancora rimangono a un Movimento che di fallimento in fallimento ormai ha mostrato a tutti quel che (non) sa fare.
Tolto qualche irriducibile grillino, l'elettorato di estrema destra pronto a capitalizzare il consenso di Fratelli d'Italia e alcune frange di sinistra che vedendo in Conte l'uomo dei bonus e dei contributi e traducono questo in politiche di ''sinistra'' (quando di strutturale non hanno niente, rappresentano forme di mero assistenzialismo e lo stesso Conte, alla prova dei fatti, è stato il premier della coalizione più di destra della storia repubblicana) gli italiani non vogliono un salto nel buio in un momento tanto difficile. L'importante è andare avanti e la richiesta in queste ore, dopo gli appelli delle categorie economiche, arriva anche dalle professioni sanitarie.
Medici, psicologi, assistenti sociali, infermieri, veterinari tutti uniti nel chiedere a Draghi di non mollare: ''Per la sanità italiana non è il tempo di una crisi di governo al buio - scrivono i segretari dei vari ordini -. A nome delle donne e degli uomini delle professioni sanitarie e sociosanitarie rivolgiamo un accorato appello all’unità ed alla responsabilità al Presidente Draghi, al Ministro Speranza, a tutte le forze politiche e sociali, ad ogni singolo rappresentante delle Istituzioni. Non è il tempo di lasciare solo chi, da oltre due anni, con competenza e dedizione, combatte in prima linea la battaglia, ancora in corso, contro la Covid-19''.
''Non è il tempo di fermare o rallentare lo sforzo straordinario per rendere più forte e moderno il nostro Servizio sanitario nazionale - aggiungono i rappresentanti delle professioni sanitarie - e per portare avanti riforme ed investimenti attesi da anni, di cui potranno beneficiare le persone che hanno bisogno di assistenza e cura. Le ragioni dell’unità nazionale, di un sforzo comune del nostro Paese, sono rafforzate dalla guerra e dalle sue drammatiche conseguenze economiche e sociali. Fermarsi adesso, far prevalere le ragioni personali e di parte, sarebbe un errore imperdonabile''.
Qui sotto le firme in calce a questo appello