Blocco stradale di Extinction Rebellion paralizza il traffico a Trento (VIDEO): “Azione di disobbedienza contro la riapertura delle centrali a carbone”
Il blocco stradale è ancora in corso, fra le proteste degli automobilisti e la presenza di carabinieri e polizia. Adulti e ragazzi seduti in mezzo alla strada hanno esposto striscioni che recitano: “Crisi climatica ed ecologica. Ultima Generazione”
TRENTO. Questa mattina 5 attivisti della campagna Ultima Generazione, ai quali si sono unite 3 persone vicine a Extinction Rebellion, hanno bloccato il traffico in via Rosmini a Trento, all’angolo con via Verdi. Gli attivisti spiegano che si tratta di un’azione di disobbedienza civile e nonviolenta per protestare contro l’intervento del ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani durante il Festival dell’economia.
Adulti e ragazzi seduti in mezzo alla strada hanno bloccato il traffico esponendo striscioni che recitano: “Crisi climatica ed ecologica. Ultima Generazione”. L’azione rientra in una strategia di lotta portata avanti dalla campagna di disobbedienza civile che prende il nome appunto di “Ultima Generazione”. Sul posto sono intervenuti sia la polizia che i carabinieri.
Cingolani ha partecipato a un incontro dal titolo “Pnrr, guerra in Ucraina e Transizione Energetica”. “Il Ministro – attaccano gli attivisti – ha parlato dell’importanza delle rinnovabili, mentre si montano in Sicilia rigassificatori per i nuovi acquisti di gas liquefatto. Non si sa bene di quale Transizione Ecologica stia parlando, dato che il 90% dei progetti degli impianti rinnovabili è rimasto su carta”. Per questo da Ultima Generazione ed Extinction Rebellion si chiede di interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale. Fino a quando queste richieste non saranno accolte, fanno sapere gli attivisti, le proteste proseguiranno.
Davide, giovane attivista di Ultima Generazione presente al presidio, dichiara: “Trent’anni di negoziati sul clima, appelli alle autorità e iniziative di ogni genere non sono bastati: è in pericolo il futuro della mia generazione, dei bambini che amiamo e di milioni di vite in tutto il mondo. La scienza è stata chiarissima: siamo davanti a una crisi senza precedenti e la mia è l’ultima generazione che può agire per evitarne gli effetti più spaventosi e irreversibili. Unendoci e agendo in modo determinato ma non-violento possiamo costringere il governo a interrompere i nuovi progetti di estrazione di gas sul suolo nazionale e sbloccare già a partire da quest’anno progetti su eolico e solare per dare un lavoro pulito e dignitoso a migliaia di cittadini”.