Riqualificazione del lago Santo, semaforo verde della Pat: ''Il Comune procede nell'ampio rispetto delle peculiarità ambientali''
Nonostante la petizione da oltre 1.300 firme consegnate a Walter Kaswalder, presidente del Consiglio provinciale, l'interrogazione di Lucia Coppola in quota Futura e le osservazioni di Italia Nostra, piazza Dante sembra avallare in toto il progetto di riqualificazione dell'area
TRENTO. Semaforo verde della Provincia agli interventi al lago Santo. Nonostante la petizione da oltre 1.300 firme consegnate a Walter Kaswalder, presidente del Consiglio provinciale (Qui articolo), l'interrogazione di Lucia Coppola in quota Futura (Qui articolo) e le osservazioni di Italia Nostra (Qui articolo), piazza Dante sembra avallare in toto il progetto di riqualificazione dell'area.
"Da tutte le informazioni pervenute - spiega l'assessore Mario Tonina - anche a suo tempo, in risposta alle contestazioni mosse nella petizione popolare e supportati dalla circostanza che il progetto in esame è stato valutato e concordato sotto il profilo paesaggistico dalla Commissione per la pianificazione territoriale e il paesaggio della Comunità della valle di Cembra, così come dagli organi, anche provinciali, competenti, traspare il chiaro intento dell'amministrazione comunale di procedere nell'ampio rispetto delle peculiarità ambientali del bacino lacuale al fine di riqualificare l'ambito ma senza perdere di vista l'obiettivo di proteggere l'ecosistema favorendo un uso sostenibile dell'area".
Un progetto molto discusso già in passato e per il quale è stata lanciata a settembre anche una petizione contro il progetto di "Valorizzazione turistico ambientale del Lago Santo" del costo di circa 250 mila euro, approvato dalla Giunta comunale di Cembra Lisignago e autorizzato dal Servizio bacini montani della Provincia e dalla Comunità della Valle di Cembra.
Sono diverse le motivazioni inserite nella petizione e raccolte da Coppola nell'interrogazione: mancherebbero un’analisi del territorio, dei flussi attuali e attesi, delle capacità di carico e di stress dell’ecosistema, il ripristino dell’estesa area a sud del lego e un piano di mobilità sostenibile. E ancora sarebbe prevista la realizzazione di pontili di elevato impatto ambientale per la superficie totale di 303 metri quadri e di pilastri in cemento armato; infine sarebbero di elevato impatto ambientale tanto la sistemazione della spiaggia con conseguente innalzamento del livello di 30-40 centimetri e altri interventi come scivoli, reti e illuminazione notturna.
Alla luce di queste criticità, la richiesta di Coppola era quella se la Provincia intendesse sospendere i lavori di realizzazione del progetto per una revisione all'insegna della massima sostenibilità ambientale per perseguire anche gli obiettivi individuati dall'Onu. Ecco la risposta fornita dall'assessore Mario Tonina, che si avvale praticamente delle considerazioni dell'amministrazione comunale.
1. Manca un'approfondita analisi del territorio, dei flussi attuali e attesi, delle capacità di carico e di stress dell'ecosistema, utile alla progettazione ambientalmente sostenibile degli interventi.
Per quanto riguarda il primo punto relativo alla mancanza di un'approfondita analisi del territorio, dei flussi attuali e attesi, delle capacità di carico e di stress dell'ecosistema, utile alla progettazione ambientalmente sostenibile degli interventi, è stato rilevato dall'amministrazione comunale che l'intervento "non è pensato per aumentare il flusso di visitatori ma per sistemare delle criticità esistenti e inconfutabili, agevolare l'ingresso in acqua in determinate aree del lago, preservando altre per un uso più naturalistico.
2. Manca il ripristino dell'estesa area, da anni in stato di degrado, che si affaccia sul lago nella zona a sud.
In ordine alla mancanza di un ripristino dell'estesa area, da anni in stato di degrado, che si affaccia sul lago nella zona a sud, rileva l'amministrazione comunale che trattasi di area privata, prima albergo e poi stalla, che versa effettivamente in stato di degrado ma che essendo attualmente passata di proprietà vi è l'intenzione del privato di procedere al ripristino.
3. Manca un piano di mobilità sostenibile.
Per quanto concerne la contestazione relativa all'assenza di un piano di mobilità sostenibile. emerge l'impegno comunale, attraverso l'adesione alla Rete di riserve valle di Cembra Avisio, di promuovere il tema dell'utilizzo di mezzi alternativi e la percorrenza dei sentieri recentemente oggetto di manutenzione.
4. E' prevista la realizzazione di pontili di elevato impatto ambientale sia per la loro superficie totale di 303 metri quadri “inutilmente vistosa e fuori scala” in un piccolo lago, sia per la presenza di pilastri in cemento armato, che saranno installati nel lago con battipalo senza aver svolto prima alcuna indagine geologica del fondo lacustre e con il rischio di fuoriuscite di miscela cementizia nelle acque.
Con riferimento agli interventi edilizi consistenti nella realizzazione di pontili aventi una superficie totale di 303 metri quadri con pilastri in cemento armato installati nel lago con battipalo e comportanti il rischio di fuoriuscite di miscela cementizia nelle acque, controdeduce l'amministrazione comunale sostenendo che la dimensione degli stessi è stata ridotta rispetto al progetto preliminare e che la modalità tecnica della loro realizzazione è stata scelta per garantire il migliore compromesso tra durata e riduzione dell'impatto ambientale, non essendo prevista nessuna fuoriuscita di materiale cementizio. Inoltre, nell'area destinata alla balneazione è prevista l'introduzione di una piattaforma con assi di larice finalizzata alla fruizione del lago nel rispetto del suo equilibrio naturale e alla preservazione della fascia ecotonale dall'eccessivo calpestio.
5. La sistemazione dell’intera spiaggia nord-nord est è di elevato impatto ambientale perché è previsto l’innalzamento del livello della spiaggia tramite l'apporto medio di 30-40 cm di terreno; esiste, inoltre, documentazione secondo la quale, in questa area, furono rinvenuti in passato reperti preistorici.
Da ultimo, la sistemazione della spiaggia con riporto di terreno, precisa l'amministrazione comunale, che sia stata prescritta dal Servizio bacini montani per fronteggiare in alcuni tratti i perduranti problemi di ristagno idrico. Quanto al rinvenimento di reperti preistorici evidenziano le controdeduzioni comunali che non vi sia traccia documentale di tali ritrovamenti e che comunque la soluzione adottata di non procedere a scavi ma solo a riporto di terreno sia la più idonea a preservare eventuali reperti presenti in loco.
6. Sono d’impatto ambientale altri interventi quali gli scivoli, le reti, l'illuminazione notturna e il taglio del filare di abeti rossi posti a nord del lago.
Per quanto riguarda gli ulteriori interventi edilizi oggetto del sesto motivo di contestazione quali scivoli, reti, illuminazione notturna e taglio filare di abeti rossi posti a nord del lago, precisa l'amministrazione comunale di Cembra Lisignago che nel progetto definitivo non saranno realizzati gli scivoli, le reti, la passerella sul lato sud e l'illuminazione notturna, così come è stata ridotta la dimensione dell'allaccio alla corrente sulla sponda sud del lago. Il filare di abeti rossi sarà sostituito con latifoglie autoctone.