Investimento di 4 milioni per l'area sciistica a quota 575 metri. Gli ambientalisti protestano: ''Logiche vecchie che favoriscono pochi a scapito di tanti''
Un investimento di 4 milioni per un profondo restyling dell'area sciistica a 575 metri. Gli ambientalisti: "Questi fondi pubblici potrebbero essere usati in modo migliore, più accorto e più moderno. Si potrebbe investire per migliorare l'infrastruttura sanitaria o per tutelare il territorio"
BORGO LARES. "Questo intervento non è altro che una replica di logiche vecchie. Si favoriscono pochi a scapito di molti". Così Aaron Iemma, presidente del Wwf, sulla ripartenza del Trentino affidata (anche) a Bolbeno e il profondo restyling dell'area sciistica a 575 metri d'altitudine. Un investimento totale da 4 milioni di euro, risorse tutte praticamente di provenienza pubblica (Qui articolo).
"Questi fondi pubblici - aggiunge il numero uno del Wwf - potrebbero essere usati in modo migliore, più accorto e più moderno. Si potrebbe investire per migliorare l'infrastruttura sanitaria o per tutelare il territorio. Questa opera potrebbe durare per un massimo di 10 anni e quindi è difficile valutare positivamente questa decisione di portare avanti in modo così importante questa scelta".
Un intervento per sostituire lo skilift con una nuova seggiovia quadriposto e per prolungare la pista esistente, così da renderla omologabile Fis. E ancora il progetto di realizzare un impianto di innevamento programmato, quello di illuminazione, e le spese di progettazione.
Nella partita c'è Trentino Sviluppo: 2,5 milioni di euro messi sul tavolo su espressa indicazione della Provincia di Trento per supportare il progetto di ampliamento dell’area sciabile di Bolbeno - Borgo Lares. La partecipata entra di fatto a far parte della cordata, insieme al Comune di Borgo Lares, alla Comunità delle Giudicarie, al Consorzio dei Comuni Bim Sarca Mincio Garda e alla Pro Loco di Bolbeno, a sostegno di un’area sciistica che è tra le più basse d’Italia.
Nelle scorse settimane è arrivata un'altra accelerazione di piazza Dante, se l'Alto Adige ha messo sul piatto 47 milioni per favorire gli investimenti nell'edilizia scolastica, in quelle ore la Pat ha sbloccato alcuni cantieri per circa 12 milioni, compreso Bolbeno (Qui articolo).
Un'ipotesi che vede una forte preoccupazione delle associazioni del mondo ambientalista, il Wwf del Trentino e Lipu, Lac, Legambiente, Italia Nostra e Pan-Eppaa si sono recate a Borgo Lares per supportare il comitato locale di cittadini contrari capitanati dall'ingegnere del posto Lorenzo Zoanetti.
"L'autovalutazione del proponente è critica per la parte ambientale. Un luogo che viene riconosciuto come non meritevole, quando invece è l'esatto contrario. A questo - aggiunge Iemma - si può aggiungere che il cambiamento climatico e il rispetto dei trattati internazionali dovrebbero indurre a una maggiore attenzione. Invece le conseguenze e gli impatti sull'eco-sistema vengono sistematicamente declassati e derubricati come non attuali".
Una località forte dei 200 mila passaggi in stagione invernale e 800 bambini che si recano a Bolbeno per muovere i primi passi e seguire i corsi di sci. Inoltre gli enti gestori sostengono di dare lavoro a 50 persone e l'assessore Roberto Failoni evidenzia la volontà di tenere viva la montagna attraverso questi interventi che sostengono una "palestra" del Trentino.
"Ormai è evidente che non si può guardare solo all'effetto economico per il futuro della montagna e per quello dell'ambiente. Le criticità di questo investimenti sono diverse come il riscaldamento globale che mette in forse l'innevamento e conseguentemente c'è l'elevato consumo energetico del nuovo impianto. I fondi pubblici devono e possono essere utilizzati meglio rispetto a questo progetto", conclude Iemma.