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Andrea Maschio cerca la riconferma: “Concretezza, coerenza e trasversalità sono i giusti ingredienti per far ripartire Trento”

Onda Civica vuole dare una scossa alla città, mentre Andrea Maschio cerca la riconferma a palazzo Thun: “La giunta Andreatta ha lasciato molte macerie e sul Prg è stata condotta un’operazione di sciacallaggio urbanistico. Filippo Degasperi è il politico più preparato, l’uomo giusto per Trento”

Di Tiziano Grottolo - 11 agosto 2020 - 16:01

TRENTO. Ingegnere classe 1969, Andrea Maschio negli ultimi cinque anni ha ricoperto la carica di consigliere comunale a Trento, alle prossime amministrative cercherà la riconferma nelle fila di Onda Civica, sarà anche il capolista, gruppo che ha contribuito a fondare assieme al consigliere provinciale, nonché candidato sindaco, Filippo Degasperi (QUI articolo).

 

Il mandato di Maschio è stato caratterizzato anche dalla fuoriuscita dal Movimento 5 Stelle maturata in polemica con la linea dei vertici nazionali, un “terremoto” che di fatto ha azzerato la rappresentanza pentastellata in Consiglio comunale visto che anche i colleghi Marco Santini e Paolo Negroni hanno fatto i bagagli per trasferirsi in Onda Civica. A tal proposito pure Santini cercherà la riconferma a palazzo Thun mentre Negroni non si candiderà, pur mantenendo un ruolo attivo nel gruppo. Con questa intervista prosegue il viaggio de Il Dolomiti alla scoperta dei candidati e delle candidate del Capoluogo alle prossime amministrative.

 

Questi cinque anni devono essere stati molto intensi, vuole tracciare un bilancio della sua esperienza?

“Da un punto di vista personale sono soddisfatto del lavoro svolto assieme ai colleghi, per portare avanti le nostre battaglie abbiamo sempre cercato di utilizzare il metodo della trasversalità, nella consapevolezza di avere un peso relativo con soli 3 consiglieri su 40. Ciononostante abbiamo raggiunto obiettivi importanti, penso al divieto di consumare alcol nei parchi, l’istituzione del controllo di vicinato, l’ordine del giorno sulla chiusura della discarica di Sardagna, il registro della bigenitorialità e per il biotestamento, le convivenze civili, il lavoro sull’elettromagnetismo e le prese di posizione in favore di Chico Forti”.

 

E se dovesse dare un voto alla giunta Andreatta?

“Diciamo che il set cinematografico allestito difronte al Comune è una buona sintesi (lo scenario riproduce la devastazione di un bombardamento ndr), la giunta Andreatta ha lasciato molte macerie. Si è cercato a tutti i costi di mantenere una maggioranza con continui scambi di poltrone. Spesso è mancata la forza politica, piegandosi ai ricatti del Centrodestra a partire dalla partita sul Piano regolatore generale”.

 

Cos’è che proprio non ha funzionato?

Sul Piano regolatore è stata portata avanti un’operazione di sciacallaggio urbanistico, tutte le piccole operazioni dei singoli privati sono state rigettate mentre si è preferito accontentare i grandi interessi. La Giunta ha mancato di rispetto ai privati che non meritavano questo trattamento. Poi ci sono i problemi del centro storico che è finito in mano alla microcriminalità legata allo spaccio e a bande di ragazzini che si affrontano in strada. L’assenza di un piano per promuovere una convivenza civile è sicuramente una grave mancanza. Così come sul panorama acustico il tema del disturbo e del diritto al riposo dei residenti non è stato affrontato, abbiamo avuto un assessore che ha accontentato solo i commercianti senza dare spazio alle legittime istanze dei residenti. Dopodiché a Trento servirebbe un vero piano per la mobilità, liberando la città dalle auto e promuovendo mezzi pubblici ed elettrici. Se è vero che il capoluogo è una località turistica non stiamo facendo nulla per aiutare cittadini e turisti a spostarsi con i mezzi pubblici, laddove la maggior parte delle fermate è ancora fuori norma”.

 

Nel corso della legislatura avete rotto con il Movimento 5 Stelle per fondare un nuovo gruppo che vede in Filippo Degasperi il leader, com’è maturata questa decisione?

“Io e gli altri consiglieri abbiamo contribuito a fondare Onda Civica perché non ci riconoscevamo più nel Movimento, ma come dico sempre noi continuiamo a lavorare come quando abbiamo iniziato. Valori e principi sono sempre gli stessi chi è cambiato è il Movimento ma ora preferiamo occuparci della città anche se noto che dall’altra parte, in mancanza di argomenti, preferiscono passare il tempo a criticarci. Per quanto riguarda Degasperi penso che sia il consigliere provinciale più preparato, affronta tutti gli argomenti cercando di raggiungere la massima competenza e conoscenza. Durante i suoi mandati ha saputo dimostrare concretezza, coerenza e trasversalità che sono gli stessi valori fondanti del nostro gruppo, per questo sono convinto che Degasperi sia l’uomo giusto per Trento”.

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